SINANDRIA (dal gr. σύν "insieme" e ἀνδρός genitivo di ἀνήρ "maschio")
Fabrizio Cortesi
Termine della morfologia fiorale col quale si designa il fenomeno della saldatura delle antere degli stami, considerati [...] come gli organi maschili del fiore. In talune piante (es. Composte) questo è un fatto normale, in altre piante invece può costituire una manifestazione anormale o teratologica. Le piante sinandre sono dette anche sinantere o singenesie. ...
Leggi Tutto
simbiosi Associazione intima, spesso obbligata, fra organismi (animali o vegetali) di specie diverse, che generalmente comporta fenomeni di coevoluzione. A seconda del tipo di relazione che si instaura [...] ’inquilino) vive all’interno o sopra l’altro e ne occupa la tana o il nido senza che ciò provochi alcun danno (per es., insetti che si rifugiano o si alimentano all’interno di nidi di uccelli o in tane di mammiferi; cirripedi e policheti tubicoli che ...
Leggi Tutto
Piante della più vasta famiglia di Angiosperme Dicotiledoni (ca. 20.000 specie), chiamate anche Composite. Sono per lo più erbe, di rado arbusti o alberi, di aspetto molto vario, particolarmente abbondanti [...] nelle regioni temperate. Elemento tipico della famiglia è l'infiorescenza a capolino. Ne fanno parte specie commestibili (per es. lattuga, cicoria, carciofo) e ornamentali (per es. margherita, gerbera, zinnia). ...
Leggi Tutto
Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] e di Ω si possono determinare i fattori di forma, e da questi ricavare le distribuzioni spaziali di carica e di magnetizzazione. Per es., per il protone si trova una densità di carica
[1]
con r espresso in fermi (1 fermi=10−15 m). Si trova inoltre ...
Leggi Tutto
tigmomorfosi In botanica, modificazione della forma e della struttura di un organo determinata da uno stimolo di contatto con un corpo estraneo, detta anche aptomorfosi. Così i viticci di Parthenocissus [...] quinquefolia formano dischi adesivi soltanto se vengono a contatto, per es., con la parete di un muro; i fusti delle cuscute sviluppano austori quando toccano un oggetto. La tigmonastia è sinonimo di aptonastia, mentre tigmotropismo è sinonimo di ...
Leggi Tutto
Botanica
Infiorescenza racemosa o cimosa con fiori peduncolati, riuniti alla sommità dell’asse e inseriti circa allo stesso livello; il complesso è di norma accompagnato al disotto dei peduncoli da un [...] involucro che è formato da brattee. Piante ombrellifere sono, per es., le Apiacee.
Zoologia
Il cappello o campana delle meduse. ...
Leggi Tutto
Piante, dette anche piante grasse, che vivono di solito in luoghi aridi e che hanno tessuti specializzati per la conservazione dell'acqua; questa funzione è svolta da un parenchima privo di cloroplasti [...] e con cellule molto grandi, situato nelle foglie (per es. agave) o nel fusto (cactus). ...
Leggi Tutto
In botanica, fascio vascolare nel quale la porzione xilematica, o legnosa, è al centro ed è circondata completamente dalla porzione floematica o cribrosa, oppure viceversa: nel primo caso il fascio è detto [...] perifloematico, nel secondo perixilematico. Fasci c. si trovano, per es., nei rizomi delle Monocotiledoni. ...
Leggi Tutto
Tipo d’infiorescenza a monocasio, con assi successivi orientati tutti dallo stesso lato e giacenti tutti nel piano mediano dell’asse di primo ordine, per cui l’intera infiorescenza assume un aspetto falciforme. [...] Il d. si trova in certe Monocotiledoni, per es., in Juncus bufonius. ...
Leggi Tutto
Biologia
In fisiologia, la funzione propria degli organi ghiandolari, di gruppi di cellule e talora di cellule isolate, che consiste nell’elaborazione o nella liberazione di particolari sostanze utili [...] interna) o che vengono riversate nell’ambiente esterno, per es. nel canale digerente (s. esterna); tale attività, cellula o nel complesso cellulare che le ha prodotte, per es. nei canali resiniferi, altre vengono espulse. Anche nelle piante ...
Leggi Tutto
es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...