Nome comune della larva dei Lepidotteri. I b. hanno forma allungata e subcilindrica, tegumenti molli e colorazioni spesso assai vivaci; possono essere nudi oppure coperti di peli, urticanti in talune specie [...] (per es., processionaria). Hanno apparato boccale masticatore, antenne brevi, arti toracici brevi, zampe addominali (pseudozampe) in numero vario e spesso assenti. Alcuni b. presentano dietro l’occipite un processo forcuto (osmeterium) retrattile che ...
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In botanica, le file verticali di foglie (od organi omologhi), che s’incontrano lungo la spirale generatrice. Se la disposizione delle foglie è aciclica, il numero delle o. è pari alla divergenza (per [...] es., due nella fillotassi 1/2, tre nella fillotassi 1/3 e così via); se verticillata, il numero delle o. è doppio dei costituenti il verticillo. L’osservazione delle o. condusse il matematico pisano L. Fibonacci a formulare la successione che da lui ...
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Nella classificazione delle forme biologiche proposta da C.C. Raunkaier, le piante legnose con gemme svernanti poste a un’altezza media compresa tra 25 cm e 2 m al di sopra del suolo (per es. il bosso). ...
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transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] in strutture ghiandolari, come, per es., negli ascidi delle piante carnivore utricularie. medicina In immunologia, t. factor, il fattore in grado di trasmettere da un soggetto all’altro la sensibilità acquisita nei confronti di un determinato ...
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Fenomeno per cui alcune specie animali (o anche vegetali) assumono, per trarne vantaggio, colori e forme dell’ambiente in cui vivono.
È chiamato m. criptico (o criptismo) quello in cui sono presenti forme, [...] diminuisce con l’aumentare della loro frequenza. Alcuni autori considerano anche un cosiddetto m. parassitario presente, per es., nel cuculo, le cui uova somigliano nella colorazione, più difficilmente nelle dimensioni, a quelle delle specie ospiti ...
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Botanica
Massa di tessuto indifferenziato di tipo parenchimatoso che si forma in seguito ad accrescimento e proliferazione di cellule sulla superficie di una ferita di un organo, con lo scopo di cicatrizzarla. [...] Per es., le talee di piante legnose prima di formare le radici sviluppano un c. molto vistoso (cercine o c. di cicatrizzazione), dal quale si originano le radici. Alla formazione del c. possono concorrere vari tessuti, così, nelle talee, il cambio, ...
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Apparato pluricellulare (gametangio) delle Archegoniate e di altre piante, le cui cellule interne si trasformano in anterozoi o gameti maschili, i quali infine diventano liberi. Nelle Tallofite provviste [...] di a. questi, talvolta unicellulari (per es., varie Cloroficee), producono uno o più spermatozoidi. Nelle Briofite, gli a. sono sempre pluricellulari, peduncolati, di forma solitamente clavata e a volte ricoperti da un involucro (perichezio) con ...
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In biologia, di organismo o di organo asimmetrico, come la conchiglia di alcuni Lamellibranchi, le foglie delle begonie ecc. Si dice anche di fenomeno che avviene con intensità disuguale su due lati opposti: [...] per es., in botanica, l’apice caulinare si incurva sotto lo stimolo della luce, della gravità ecc., per il maggiore accrescimento delle cellule che formeranno il lato convesso della curva. ...
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Attributo, attualmente senza valore tassonomico, di fiori o piante privi di petali. Nel sistema di A.-L. de Jussieu (1789) sono riunite sotto il nome di a. le Dicotiledoni con fiori senza corolla, come [...] per es. le Fagacee, o senza perianzio, come le Salicacee. ...
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In botanica, ovario dei fiori epigini, concresciuto con le pareti interne della coppa ricettacolare, che appare situato al di sotto delle altre parti del fiore. È detto anche aderente o adnato, ed è presente [...] per es. nelle Apiacee e nelle Orchideacee. ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...