computabile
computàbile [agg. Der. dell'ingl. computable, che è dal lat. computabilis "che si può calcolare", "di cui si può o si deve tenere conto", già reso con l'it. calcolabile] [ALG] [FAF] [INF] [...] Di una variabile (per es., l'insieme dei numeri naturali) che si può calcolare effettivamente, cioè per la quale esiste un procedimento che permette di determinarne i valori o, in altri termini, le grandezze che possono essere calcolate con un ...
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tautocrono
tautòcrono [agg. Comp. di tauto- e crono] [LSF] Che si riferisce a fenomeni isocroni (ma è spesso usato anche come sinon. di isocrono), usato partic. per qualificare fenomeni che avvengono [...] con il medesimo andamento temporale, come, per es., le oscillazioni (anche di grande ampiezza) di un pendolo cicloidale. ◆ [ALG] [MCC] Curva t. (o, assolut., tautocrona s.f.): curva costituita da un arco di cicloide ordinaria a base orizzontale con ...
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regola
règola [Der. del lat. regula, da regere "guidare diritto"] [LSF] (a) Modo di svolgersi ordinato e costante di una classe di fenomeni, da prendersi come norma di casi specifici. (b) Enunciato che [...] indica il procedimento per alcuni calcoli e per risolvere taluni problemi matematici (per es., r. di derivazione) o fisici basandosi su certe leggi (per es., la r. delle tre dita). Per le r. non ricordate nel seguito si rinvia al termine di ...
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Diritto
Funzione amministrativa dichiarativa volta a conferire certezza a fatti giuridicamente rilevanti. In relazione all’oggetto di tale funzione, è possibile distinguere tra certezze di fatti e certezze [...] simili. In alcuni prevale l’aspetto dell’accertamento, ovvero il momento di acquisizione del fatto da accertare (per es., nei certificati, nelle inchieste, nelle ispezioni); in altri assume maggiore rilevanza la comunicazione all’esterno di quanto si ...
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peculiare
peculiare [agg. Der. del lat. peculiaris, da peculium "patrimonio, proprietà"] [LSF] Qualifica di ciò che è proprio, specifico di un determinato ente. ◆ [ASF] Moto p.: di un astro, è il moto [...] reale rispetto al centro di massa del sistema cui appartiene (per es., rispetto al Sole per un pianeta solare, rispetto al centro P molto più piccolo della scala di variazione caratteristica; per es., in galassie a spirale, come la nostra, il LSR si ...
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annichilazione
annichilazióne [Atto ed effetto dell'annichilare o dell'annichilarsi, "annullare" o "annullarsi" (var. annichilire, annichilirsi) der. del lat. annihilare "annullare", da nihil "niente"] [...] [LSF] In generale, processo in cui qualcosa scompare, trasformandosi in qualcosa di diverso: per es., la trasformazione di massa in energia (a. della massa), come accade in varie reazioni nucleari, o la scomparsa di un fotone nell'interazione con un ...
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perturbativo
perturbativo [agg. Der. di perturbato] [LSF] Che è capace di produrre perturbazioni o che riguarda queste ultime. ◆ [ANM] Metodo p.: denomin. generica di ogni metodo di studio di sistemi [...] che si basi sulla teoria delle perturbazioni (→ perturbazione); per es., nella meccanica celeste per studiare i piccoli effetti prodotti da astri circostanti, lontani o di piccola massa, sul moto orbitale principale di un astro (v. meccanica celeste: ...
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spessore
spessóre [Der. di spesso, dal lat. spissus] [LSF] (a) Estensione di un oggetto secondo una delle sue tre dimensioni, quando le altre due siano nettamente maggiori. (b) Oggetto di cui si utilizza [...] in qualche modo lo s.: per es., disporre un s. per attenuare l'intensità di una radiazione. ◆ [OTT] S. ottico: il cammino ottico relativo a una lamina trasparente, cioè il prodotto dello s. per l'indice di rifrazione del materiale di cui è fatta la ...
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poliadico
poliàdico [agg. (pl.m. -ci) Der. di poliade] [LSF] Che è relativo a una poliade, spec. nella matematica, ove equivale a n-adico. ◆ [ALG] [FAF] Predicato, o attributo, p.: nella logica matematica, [...] predicato riferibile a più elementi, come, per es., il predicato "è maggiore di". ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] . seguito da quello della malattia determinata nell’ospite principale: per es., v. della parotite, v. dell’influenza, v. del il nome che gli è stato attribuito al momento dell’isolamento (per es. v. Ebola, di Epstein-Barr, di Norwalk ecc.). L’attuale ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...