Quando parliamo di valore mediale recuperiamo una terminologia propria della grammatica delle lingue classiche, nelle quali una forma media esisteva. In italiano, in termini di analisi linguistica, «si dice che l’azione di un verbo ha aspetto, valor ...
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Chi ci ha scritto ha ragione e i suoi ragionamenti sono condivisibili, però non demonizziamo la tendenziale espansione nell'uso dei tempi più maneggiati nella lingua di tutti i giorni, anche se a discapito della corretta e tradizionale logica sintat ...
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Sì, senz’altro il sostantivo durata si può adoperare al plurale. Per esempio: questi cibi hanno durate diverse di cottura (o cotture di diversa durata). ...
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Le attestazioni scritte del sostantivo avanzatezza non mancano, anche se non spesseggiano al punto tale da fare massa critica. Forse proprio per questo motivo l’astratto, formato a partire dal participio passato e aggettivo avanzato, dunque rispetta ...
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Nel primo caso, andrà corretto il numero dell'articolo: i più sereni possibile, dove possibile è aggettivo, usato con valore rafforzativo in relazione a un aggettivo di grado superlativo (i più sereni). Nel secondo caso, ad essere di grado superlati ...
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È possibile perché l’italiano è una lingua a negazione multipla (o a concordanza negativa). Ciò significa che la presenza di un altro elemento negativo oltre a non, come niente, nulla, nessuno, mai, neanche, nemmeno, neppure, né, mica, non è interpr ...
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L’aggettivo passante (per es.: nella telefonia, centralino passante; in araldica, leone passante, raffigurato con la zampa anteriore destra alzata e le altre tre posate) e il sostantivo passante (qui ci [...] fermiamo al significato basilare di ‘chi passa ...
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Nonostante il suffisso -ità sia molto produttivo nella formazione di sostantivi astratti femminili derivati da aggettivi (semplice > semplicità, agile > agilità, sereno > serenità, ecc.), in questo caso, in un'ipotetica lotta per formare un sostanti ...
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Illibata no, certamente, poiché l'aggettivo si lega a soggetti animati, non a soggetti inanimati (quale è cena): illibato ha due accezioni: 1. moralmente integro, non corrotto; 2. vergine, detto di donna (e dunque usato soltanto al femminile, in que ...
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Tra le varie classificazioni relative al nome, una riguarda le relazioni di quantità (unità/insieme): per questo diciamo che fogliame è un nome collettivo. Un'altra pertiene al modo in cui la parola è formata: primitivo, alterato, composto, derivato ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...
Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...