In linguistica, elemento costitutivo dei segni, dotato ancora di significato ma non di autonomia funzionale: per es., in amo si hanno due i., am- e -o. ...
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In linguistica, sostantivo, aggettivo o verbo derivato da un aggettivo con aggiunta di un suffisso. Per es. paganesimo da pagano, iniquità da iniquo, folleggiare da folle. ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] la vocale che segue; e quelli in cui l’s è seguita da un’altra consonante semplice o da un gruppo di muta più liquida (per es., sb, sbl, sbr), nei quali l’s fa sillaba secondo l’ortografia col resto del gruppo e con la vocale seguente, ma secondo la ...
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In grammatica, complemento che pone un limite alla genericità di un giudizio, di un predicato; per es., «essere superiore di numero, maggiore d’età; essere scadente in matematica» ecc. ...
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In linguistica, si dice di suoni o fonemi diversi che sono rappresentati dallo stesso segno grafico (per es., in italiano il k- di cane e il č- di cena, ambedue rappresentati dal segno c) o di parole che, [...] pur avendo significato ed etimo diversi, sono uguali come scrittura (omonime, quindi, in senso largo), abbiano o no suono diverso (per es., le parole italiane esse, pronome dimostrativo, e esse, lettera dell’alfabeto. ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] dell'uomo è unico e impone a esse certe proprietà e non altre. N. Chomsky, in molti suoi lavori, ha sostenuto per es. che, se la ''forma'' delle lingue può cambiare solo nell'ambito di una ristretta gamma di variazioni, i limiti di queste variazioni ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] a vocale che davanti a consonante, specialmente nelle locuzioni (per es. in tal modo, in certo qual modo). Si apocopa infine tot al mese); il pronome granché, usato in frasi negative (ad es. non è un granché); tizio, usato come pronome al posto di ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] per ragioni etimologiche.
Secondo la terminologia dei grammatici greco-latini, consonanti m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] stessa vocale /a/. La differenza tra fonemi e allofoni non è da ricercare nella distanza fisica o articolatoria. Non c’è maggiore differenza, per es., tra i due fonemi italiani /n/ di nave e /ɲ/ di gnomo, di quanta ce ne sia tra /n/ e un suo allofono ...
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Fisica
Fenomeno coinvolgente una forza che si esercita tra due corpi, sollecitati uno verso l’altro. Per es., è di a. la forza di gravitazione universale che si esercita tra due masse o la forza che si [...] di un’altra categoria usata per un elemento contiguo o psicologicamente dominante. Il fenomeno è frequente in lingue sintetiche (per es., il latino) e in genere consiste in un’assimilazione – parziale o totale – di una categoria a un’altra. L’a ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...