Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] o di una cosa ne conferisce il dominio (donde, per es., presso gli Aztechi l’abitudine di una doppia imposizione del nome (l. acustico), e nelle api. In queste ultime, per es., è stata rilevata una differenza tra esploratrici tedesche e italiane nel ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] decisamente più ridotto. I più importanti sono -ità (con la variante -età usata con basi terminanti in /j/ + vocale, ad es. ansietà, precarietà, proprietà) e -ezza. I suffissi -ìa e -za sono anch’essi produttivi e impiegati specialmente con basi con ...
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kùnya Nell’onomastica araba, l’appellativo composto di abū «padre» o umm «madre» (per es., Abū ‘Abd Allāh «padre di ‘Abd Allāh»), utilizzato di solito per designare la paternità rispetto al figlio primogenito. [...] D’uso molto frequente nel nome arabo, è stato ora sostituito in parte dal laqab (➔ ism) ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] gli altri tipi di frase (Patota 1990: 17 e 325-333 e note; Palermo 1997: 21-24 e note). Così, per es., in un contesto in cui il soggetto rappresentato da Carla fosse già stato esplicitato in precedenza, le frasi interrogative esemplificate in (21-26 ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] ci sono tre fonemi bilabiali: l’occlusiva sorda /p/, l’occlusiva sonora /b/ e la nasale /m/. Coppie minime come, ad es., /ˈpalːa/ ~ /ˈbalːa/, /ˈpale/ ~ /ˈmale/ e /ˈmano/ ~ /ˈnano/, indicano l’esistenza di tre fonemi che, per di più, possono comparire ...
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In linguistica testuale, l’insieme degli elementi intrinsecamente testuali (detti anche intra-testuali), come, per es., le frasi, le cui relazioni compongono un testo; in questo senso il c. si contrappone [...] al contesto, che si riferisce agli elementi extra-testuali, cioè non facenti parte del testo, ma che ne influenzano la produzione e la ricezione, come, per es., la situazione comunicativa. ...
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Immissione, nell’interno di un gruppo fonetico o sintattico, di un suono non etimologico (per es., -v- in rovina che è il lat. ruina, t nel fr. a-t-il). Un caso particolare di e. è l’anaptissi (➔).
Gioco [...] enigmistico consistente nell’indovinare, attraverso una definizione enigmatica in versi, due parole di cui la seconda ha una lettera interna più della prima (per es., cane-carne). ...
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Linguistica
Articolazione a. Articolazione delle consonanti ottenuta applicando la punta della lingua contro i denti (per es. consonanti postdentali, t, d), o contro le gengive dell’arcata dentaria superiore [...] l, n, r, s, z), o ancora contro il palato duro (consonanti retroflesse, anche dette invertite o cacuminali o cerebrali, per es. t e r nella pronunzia siciliana di tre).
Medicina
Segmento a. (o zona) Il parenchima del lobo polmonare superiore, aerato ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] in una comunità linguistica organica né trasmesse di padre in figlio.
approfondimento di Giancarlo Schirru
Sebbene la distinzione tra lingue vive e lingue morte sia tradizionalmente in uso in linguistica, ...
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In linguistica, ripetizione di una parola intera. Può avere valore morfologico in quanto serva a formare parole nuove (per es. lat. quisquis) o locuzioni nuove (per es. lat. iam iam) o a esprimere categorie [...] svolgere funzione semantica quando il secondo elemento ha la funzione aggettivale di limitare e precisare il valore del primo (per es. caffè caffè, cioè fatto con vero caffè e non con surrogati; rosso rosso, un rosso non tendente verso particolari ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...