Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] Occorre notare che tale processo non è innescato dal suffisso -e (femminile plurale < lat. ae), né dal plurale -i dei nomi (infatti, ad es., il plurale in -e di amica è amiche e non * amice; il plurale in -i di buco è buchi e non * buci); mentre è ...
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Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, [...] un’azione pensata o ritenuta reale.
Scienza militare
I. da manovra Parola convenzionale, o, genericamente, segnale con cui nelle esercitazioni militari si usano indicare unità e comandi non effettivamente ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] è sottinteso), e altre parti del discorso, anche locuzioni, per es. dolce vita, e detti come se non è vero è ben italiano non viene riconosciuto come tale e se ne forma uno nuovo, per es. broccoli (> fr. le brocoli, les brocolis; ted. der Brokkoli ...
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In linguistica, elemento pronominale che sostituisce un costituente (es., in it., i pronomi tonici me, te, lei, lui, noi ecc., e quelli atoni mi, ti, la, lo, gli, ci ecc.); più genericamente, forma che [...] riprende un’espressione precedente nel testo (per es., gli aggettivi tale, siffatto, gli avverbi lì, così ecc.). ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] dorso della lingua e l’ugola ([ʀ], la vibrante tipica del francese, realizzata anche come variante libera della vibrante alveolare in italiano; es. ca[r]o e ca[ʀ]o). Nel luogo faringale, il diaframma si realizza tra la radice della lingua e la parete ...
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Linguistica
Incontro di vocali appartenenti a sillabe diverse (per es., pa-ese), a volte indicato, nella grafia, da una dieresi. È riferito all’incontro di vocali non solo nel corpo d’una stessa parola, [...] ma anche in fine e principio di due parole consecutive: così anche la dialefe, nella metrica, si può definire una particolare forma di iato.
Medicina
In anatomia (più comune nella forma lat. hiatus), ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] pronomi di terza persona, come mostra la tab. 3.
La forma dei pronomi subisce variazioni importanti secondo la posizione che essi occupano: ad es., la vocale -i (di mi, ti, ecc.) cambia in -e se il pronome è seguito da un altro clitico:
(7) ti porto ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] in il bambino corre, e paziente in il bambino cade. In taluni casi, il ruolo tematico è assegnato da fattori contestuali: per es. con bagnarsi, il soggetto è agente in Luca si è bagnato per rinfrescarsi, mentre è paziente in Luca si è bagnato per la ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...