elettroottica
elettroòttica [Comp. di elettro- e ottica] [OTT] Parte dell'ottica che studia l'azione esercitata da un campo elettrico sull'emissione, sulla propagazione e sull'assorbimento della luce, [...] che si manifesta, per es., nella birifrangenza elettrica o effetto elettroottico Kerr, nell'effetto elettroottico Pockels, nell'effetto Stark-Lo Surdo, nei fenomeni che sono alla base del funzionamento degli indicatori a cristalli liquidi, dei diodi ...
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iposcopio
iposcòpio [Comp. di ipo- e -scopio] [OTT] (a) Strumento ottico, analogo al periscopio (termine con il quale viene anche designato nell'uso corrente), ma con campo visuale più limitato, che, [...] montato per es. all'interno di un veicolo, consente l'osservazione da posizioni riparate, situate su un piano al di sotto di quello dell'obiettivo. (b) Nella radiologia, apparecchio applicabile inferiormente al tavolo radiografico per eseguire, su ...
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applicato
applicato [agg. Part. pass. di applicare, dal. lat. applicare "inclinare verso qualcosa", comp. di ad- e plicare "piegare"] [LSF] Scienza a.: in contrapp. a scienza pura, una scienza i cui [...] principi, modi di procedere e risultati siano rivolti alla risoluzione di problemi pratici: chimica a. (per es., all'industria dei coloranti), fisica a. (per es., all'elettronica), matematica a. (per es., all'ingegneria), ecc. ...
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esadecapolo
esadecapòlo [Comp. di esa- e deca, che insieme valgono "sedici", e polo] [EMG] [FAT] E. elettrico: struttura costituita da 16 cariche elettriche puntiformi di ugual valore assoluto, 8 positive [...] e 8 negative; per es., v. struttura iperfine: V 689 b. ...
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Fisica
In acustica, intervallo di accomodamento, il tempo (circa 0,07 secondi) che deve passare perché l’orecchio percepisca un brusco aumento d’intensità di un suono.
In ottica, in un sistema ottico centrato [...]
Più in generale, nello spazio (numerico) di dimensione n, si dice i. un dominio rettangolare con le facce parallele agli iperpiani di riferimento. Per es., nel piano x y, fissati i punti A1(α1, β1), A2(α2, β2) (con α1<α2, β1<β2), si dice i. di ...
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autooscillazione
autooscillazióne [Comp. di auto- e oscillazione] [LSF] Oscillazione che s'instaura accidentalmente in un sistema capace di oscillare (il periodo delle a. coincide con uno dei periodi [...] a., che in genere è un grave inconveniente, viene combattuto curando in modo opportuno la stabilità del sistema; per es., nel caso di amplificatori elettrici efficaci misure sono l'inserzione di induttori e condensatori di disaccoppiamento tra i vari ...
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diottra
diòttra [Der. del lat. dioptra, dal gr. díoptra, comp. di diá "dia-" e del tema óp- "vedere"] [OTT] Strumento che serve a determinare una visuale, presente in vari strumenti e dispositivi, per [...] es. topografici. Ne esistono di varie forme; quella più usuale è costituita da un'asticciola metallica ai cui estremi sono applicate, ortogonalmente, due alette metalliche, dette pinnule: nel centro di quella vicina all'occhio, detta oculare, è un ...
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mascheramento
mascheraménto [Der. di maschera, atto ed effetto del mascherare, "ricoprire"] [CHF] Processo di sostituzione di uno ione con altro ione di uguale carica e raggio ionico poco diverso, come [...] talora capita, per es., nel processo di cattura ionica. ◆ [ACS] [FME] Effetto di m.: l'effetto di assordamento (←) che si ha rendendo inaudibile un suono mediante la sovrapposizione a esso di un altro suono più intenso. ◆ [ELT] M. di un segnale: il ...
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donatore
donatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. donator -oris "che dona", da donare] [CHF] Di atomo, elemento o sostanza che cede ad altra struttura elettroni o anche atomi: per es., d. di idrogeno, [...] composto capace di cedere idrogeno a un altro composto funzionante da accettore. ◆ [FSD] Atomo, ed estensiv. elemento o composto chimico, che fornisce elettroni di conduzione, conferendo al reticolo proprietà ...
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correttezza
correttézza [Der. di corretto "l'essere esente da errore", dal part. pass. correctus del lat. corrigere "correggere"] [FAF] La proprietà di una teoria formalizzata (un calcolo logico, una [...] particolare teoria deduttiva: per es., la teoria dei gruppi, ecc.) per cui ogni teorema dimostrato nella teoria risulta effettivamente verificato in tutti i modelli della teoria stessa (nell'esempio precedente, in tutti i casi concreti di gruppi). ◆ ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...