stolone botanica Ramo lungo e sottile che nasce alla base del fusto di talune piante (viola, fragola ecc.) e striscia sul terreno. Ai nodi dello s. spuntano facilmente radici caulogene che permettono [...] che si forma in alcuni animali, si accresce e dà origine per riproduzione agamica (gemmazione) a nuovi individui, per es., in molti Tunicati, Celenterati (Idrozoi) e nei Briozoi. Lo s. genitale degli Echinodermi è un gruppo di cellule germinali ...
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vacuolo
Amedeo Alpi
Organello subcellulare, delimitato da una singola membrana detta tonoplasto, presente nelle cellule vegetali. I vacuoli delle piante hanno funzioni simili a quelle dei vacuoli delle [...] della cellula stessa. L’interno del vacuolo ha un pH acido ed è costituito da acidi organici, saccarosio, pigmenti (per es., gli antociani, responsabili della colorazione di molti fiori e frutti) oltre a composti a volte tossici per la pianta stessa ...
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Alimentazione
In enologia, prodotto (detto più comunemente mistella o mistello) ottenuto dal mosto, di gradazione alcolica complessiva naturale non inferiore a 12°, reso infermentescibile mediante aggiunta [...] di una cellula che ha forma di tubo più o meno lungo; s. si osservano in certe alghe (per es. Sifonali) e funghi (per es. Sigomiceti).
Per il s. pollinico, detto anche tubo pollinico ➔ polline.
Geologia
Cavità naturale nell’interno di una massa ...
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siliqua botanica Frutto secco, polispermo, che si apre in due valve, caratteristico delle Brassicacee. Deriva da due carpelli con placentazione marginale, concresciuti ai loro margini; dalle placente si [...] il setto. S. senza setto, dette capsule siliquiformi, si trovano anche in altre famiglie, come in alcune Capparidacee e Papaveracee (per es., Chelidonium, Glaucium). storia Antica unità di massa romana equivalente a 1/6 di scrupolo, cioè a 0,19 g; fu ...
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In botanica (anche svernante), si dice di gemma che, formatasi in primavera, passa l’inverno sulla pianta e si sviluppa nella primavera successiva; durante la permanenza sul ramo è protetta con squame [...] è una gemma i. di piante acquatiche che in autunno si stacca dalla pianta e serve alla propagazione. Gli ibernacoli hanno foglie ridotte e contengono materiali di riserva; per es., l’amido; sono presenti nelle Utricularie e in qualche Potamogeton. ...
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(o disboscamento) Processo, spesso di lunga o lunghissima durata, di eliminazione del bosco in aree talora assai vaste, con conseguenti sensibili mutamenti delle caratteristiche del clima locale (aumento [...] , aridità, forti venti) sono state alla base della scomparsa di boschi e foreste in tutti i continenti (per es., latitudini settentrionali dell’Europa, zone desertiche dell’Africa e del Medio Oriente). Prevalente è stata tuttavia (specialmente negli ...
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schizogenesi Riproduzione per divisione, caratteristica dei Cianobatteri: l’individuo unicellulare forma, per semplice scissione del suo corpo in due parti, due nuovi individui. La scissione avviene per [...] resta tappezzato dalle cellule, le quali vi riversano la sostanza da esse prodotta. Tale origine hanno, per es., i canali resiniferi delle Conifere. Quando lo spazio intercellulare schizogenico si accresce poi per lisigenesi, cioè per distruzione ...
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tralcio Ramo giovane delle viti, detto anche germoglio se non è ancora lignificato, e sarmento se è secco e staccato dalla pianta. Consta di vari internodi, che sono ingrossati ai nodi; il complesso è [...] due nodi portanti un viticcio o un grappolo ne segue uno che ne è privo; la sola Vitis labrusca ha un cirro a ogni nodo, in questo caso ogni piede consta di un solo internodio.
Per estensione, ramo di altre piante rampicanti: per es. un t. d’edera. ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] latte. Alcune specie, poi, che vivono in zone aride (ad es., canguri e conigli) o alcuni cervi che vivono in zone artiche aggiungono sia specie più o meno legate ad ambienti boscosi (ad es., l'orso onnivoro Ursus etruscus), sia forme adattate a spazi ...
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Botanica
Gemma ascellare che non si sviluppa in ramo, ma conserva la possibilità di farlo. Le gemme d. (dette anche criptoblasti), si trovano soprattutto nella parte inferiore dei rami o del fusto delle [...] la pratica del ceduo per ottenere polloni.
D. si dicono anche primordi di radici caulogene che di solito non si sviluppano; per es., i rami di salice sono forniti di numerosi primordi radicali d.; si può provocare il loro sviluppo con l’umidità e la ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...