Pittore e incisore svizzero (Zurigo 1888 - Sihlbrugg 1968), studiò a Zurigo, in varie accademie tedesche e a Roma. Dipinse specialmente paesaggi e interni ma eseguì anche decorazioni murali (univ. di Zurigo, [...] 1913). Vicino in un primo tempo a Hodler, accolse poi influssi assai diversi (per es. da Renoir). ...
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Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] o di autostima (anch'essa spesso correlata con perdite reali o simboliche di figure significative), o anche di ruolo (per es., il divenire inutile a causa di un pensionamento o il venir meno di un progetto esistenziale coltivato nei confronti di una ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] si trasferì a Parigi, ove ottenne il titolo di maître ès arts (1732). Precettore, poi apprendista in uno studio legale, partecipò all'opera di divulgazione della cultura inglese traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio ...
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Attenzione
A. Charles Catania
Bruno Callieri
La parola attenzione, dal latino ad e tendere, "rivolgere l'animo a", indica l'atto di rivolgere e applicare la mente a uno stimolo, cioè il processo che [...] ' in modo nuovo. È possibile inoltre che l'attenzione prestata a certe caratteristiche dello stimolo vari a seconda delle circostanze: per es., un soggetto può essere attento al colore del semaforo se è lui che sta guidando, ma non se è il passeggero ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1907 - Auschwitz 1945). Di umili origini, ebbe vita travagliata dalle ristrettezze economiche. Scrisse un unico romanzo, Nagymosoda ("La grande lavanderia", 1931), fortemente [...] , e quattro volumi di novelle (Szomjas inasok "Garzoni assetati", 1933; Hold Utca "Via Hold", 1934; Kikötő "Porto", 1935; Villám és esti tüz "Fulmine e fuoco di sera", 1940) di grande lirismo e dove il reale si mescola al fantastico. Nel 1944 fu ...
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Botanico russo (n. 1840 - m. 1870); studiò anche in Francia e Germania; si occupò del laboratorio di fisiologia vegetale e dell'Orto botanico di Pietroburgo. I suoi lavori più significativi riguardano [...] l'istologia. Osservò e descrisse cristalli di ossalato di calcio che si trovano, per es., nelle Leguminose e nelle Rosacee, avvolti da una sottilissima membrana cellulosica, spesso congiunta alla parete della cellula per mezzo di uno o più peduncoli; ...
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topica In psicanalisi, la rappresentazione spaziale dell’apparato psichico, cioè la descrizione dei vari sistemi psichici come se essi occupassero un luogo fisico e fossero quindi raffigurabili. Si distinguono [...] la prima t., composta dai sistemi Inconscio, Preconscio e Conscio, e la seconda t., composta dai sistemi Es, Io e Super-Io. ...
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DEGLI ERMANNI (de Armannis, de Ermannis, de Hermannis), Felcino (Falcinus, Felicinus)
Claudio Regni
Figlio di Bartolomeo di Felcino, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XIV da nobile famiglia [...] perugina.
Al pari del padre ricorre talora nella letteratura storica locale (per es., l'Alessi) indicato con la forma cognominale "della Staffa". Non tutti i commentatori sono d'accordo sulle origini di tale appellativo, che secondo alcuni sarebbe ...
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Matematico (Beaune 1746 - Parigi 1818). Studiò nella scuola militare di Mézières, dove fu poi (1768-80) prof. di matematica. In questo periodo elaborò un metodo razionale per la rappresentazione grafica [...] delle figure dello spazio perfezionando i procedimenti empirici di rappresentazione fino allora usati, per es., nel taglio delle pietre e nella progettazione delle fortificazioni. Sorse così la geometria descrittiva, nuovo capitolo della geometria ...
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Medico e psicanalista (Bad Kösen 1866 - Zurigo 1934). Nel 1917 entrò in contatto con Freud, che nel 1921 lo appoggiava nella pubblicazione di Der Seelensucher (trad. it. 1977), il romanzo di un pensionato [...] inconscio e lo estendeva dalla sfera psichica alla somatica. Freud prese da G., che l'aveva preso da Nietzsche, il termine "Es" per indicare la sostanza impersonale della vita. In Das unbekannte Ich (1929) e in Der Mensch als Symbol (1933), G. espose ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...