Regista teatrale (Ulm, Wetzlar, 1893 - Starnberg, Baviera, 1966). Attivo alla Berliner Volksbühne (1923-27) e al Theater am Nollendorfplatz, detto Piscatorbühne (1927-29); abbandonò nel 1931 la Germania e dopo una lunga permanenza in Russia (1931-36) fu a Parigi e a New York (dove ebbe come allievi A. Miller e T. Williams). Tornato in Germania nel 1951, dal 1962 fu direttore della Freie Volksbühne ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353)
Silvio D'Amico
Il teatro di prosa (p. 369). - Nella storia del teatro di prosa, mai come in questi ultimi lustri gli appassionati della vita teatrale hanno lamentato la povertà [...] Alfred Kerr e a Max Reinhardt, costretti all'esilio) o di fede comunista (si ricordi per tutti il prestigioso ErwinPiscator). Nonostante ciò la religiosa mania tedesca per il teatro ha resistito con pertinacia anche a questo ovvio impoverimento: le ...
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REGIA
Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. [...] paese d'origine, l'Austria, e in quello d'adozione, la Germania, sino alla pirotecnica apparizione finale di ErwinPiscator, che alle risorse del teatro aggiunge, con portentosa contaminazione, quelle del cinema, creando spettacoli in cui la magìa ...
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teatro
Mirella Schino
Il luogo dello spettacolo ‘al vivo’
Quando pensiamo al teatro, ci viene alla mente un tipo di spazio preciso: un luogo costruito apposta, composto da un palcoscenico sopraelevato, [...] ’italiana. Era questo uno spazio che poteva adattarsi a ogni richiesta, e che Gropius ideò per il grande regista tedesco ErwinPiscator.
Spazi per gli attori
Nel Novecento il teatro è diventato anche altro: è diventato una casa per gli attori, oltre ...
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