Architetto della fine del 6º sec. a. C., autore, secondo Erodoto, del ponte di zattere su cui le truppe di Dario, verso l'anno 514 a. C., passarono il Bosforo; avrebbe anche dedicato una pittura, che raffigurava [...] l'episodio, nell'Ereo di Samo, città di cui era nativo, ma non è chiaro se il quadro votivo fosse, oltre che dedicato, anche dipinto da lui o se invece fosse opera d'altro artista ...
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Vedi PANOPOLIS dell'anno: 1963 - 1996
PANOPOLIS (Πανόπολις: Strabone; Χέμμις: Erodoto; Panopolis; odierna Akhmīm)
L. Guerrini
Località dell'Alto Egitto, sulla riva destra del Nilo, fu uno dei centri [...] del culto di Min (v.) assimilato poi con Pan (v.). Erodoto (ii, 91) riferisce che in questa città si innalzava un tempio di pianta quadrata consacrato a Perseo - figlio di Danae, in onore del quale si svolgevano giochi - con immensi propilei, a ...
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(gr. Νασαμῶνες) Antica popolazione della costa orientale dell’Africa settentrionale (Grande Sirte), già nota a Erodoto. Nel loro territorio si raccoglieva la pietra preziosa nasamonitis. Sottomessi dai [...] Romani al principio dell’Impero, poi ribellatisi sotto Domiziano, furono dispersi sullo scorcio del 1° sec. d.C. dal pretore Gneo Suellio Flacco. La repressione che seguì costrinse i N. ad allontanarsi ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] di Troia", sicché doveva sottintendersi un sostantivo: ἡ ἰλιὰς ποίησις o sim.). L'Iliade ci è giunta in codici risalenti all'attività critica dei filologi alessandrini: sono 15.696 esametri, divisi ...
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Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella [...] ) e si ricordano le particolari funzioni attribuite dalle fonti ai m., più conformi a una religione politeistica; inoltre Erodoto menziona i m. come un γένος (forse «casta sacerdotale») dei Medi, soggiogati dagli Achemenidi persiani. Diversi studiosi ...
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I Greci in Africa
Laura Buccino
Astrid Möller
Nicola Bonacasa
Giuseppina Alessandra Cellini
Lidiano Bacchielli
Anna Santucci
Ida Leggio
La presenza greca in africa in età arcaica
di Laura Buccino
La [...] stati rinvenuti nell'Heraion di Samo e proprio da Samo proveniva il celebre mercante Kolaios che, da quanto si deduce dalla narrazione di Erodoto (IV, 152, 1-2), poco dopo la metà del VII sec. a.C. era solito dirigersi per i propri traffici in Egitto ...
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Ricchissimo mercante (probabilmente vissuto nel 6º sec. a. C.), ricordato da Erodoto (IV, 152), i cui traffici si svolgevano in particolare con Tartesso. Con lui è forse da identificare il S. autore di [...] una dedica ad Apollo Egineta, ritrovata a Gravisca ...
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Nobile persiano, figlio di Megabizo (sec. 6º a. C.), procurò, secondo Erodoto, il passaggio di Babilonia sotto il dominio persiano. Fintosi vittima di Dario, si conquistò la fiducia dei Babilonesi, ma [...] poi col tradimento consegnò la città ai suoi compatrioti. Più tardi fu ucciso dai Babilonesi. Ctesia riferisce l'intera storia al figlio di Z., anch'egli di nome Megabizo ...
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. Con il nome di demotico ("popolare") tratto da Erodoto (II, 36; cfr. Diod., III, 3), si designa la fase della lingua scritta egiziana che va dal 700 circa a. C., sino alla fine dell'impero romano. Essa [...] è uno sviluppo del neo-egiziano (1400-700); sembra non essere stata continuata, ma sostituita dal copto, il quale è l'ultima fase della lingua parlata e si riannoda di per sé al neoegiziano. Di questa ...
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pletro
plètro s. m. [dal gr. πλέϑρον]. – Nell’antica Grecia, unità di misura di lunghezza equivalente a 35 m nel sistema usato da Erodoto, e a 29,6 m nel sistema attico.