Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] tale è in effetti ‛manifesto' (offenbar). Per avviare allora la comprensione del Dasein, Heidegger parte da una analisi ermeneutica - notevole sotto ogni aspetto della ‛cura' (Sorge) che lega l'‛Esserci' al mondo. Sempre come fenomenologo, egli ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] nuovi tipi di fonte, la quale, come del resto già per i vari tipi via via affiorati nel passato, impone criteri ermeneutici peculiari, connessi appunto a tale specificità; b) relazione strettissima dei nuovi tipi di fonte con i temi di storia della ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] Ottanta, essere quella che considera il nuovo proporsi di domande di senso come un'interazione di bisogni euristici ed ermeneutici: un riprodursi storico anche in s. del problema dell'interpretazione e della legittimità di una storia delle fonti. Una ...
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RITTER, Joachim
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Geesthacht (Amburgo) il 3 aprile 1903, morto a Münster il 3 agosto 1974. Discepolo di E. Cassirer ad Amburgo, vi conseguì la laurea nel 1925 e [...] come animale politico e razionale può essere colta soltanto da una filosofia pratica capace di comprendere in modo ermeneutico il processo mediante il quale una razionalità concreta, ben diversa dagli astratti modelli platonici, si è forgiata nel ...
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LUCIANI, Pietro
Alessio Leggiero
Nacque a Salerno nel febbraio del 1823. Di famiglia agiata, ebbe il primo educatore nel padre, Gregorio, uomo di deciso orientamento liberale che nel 1799 aveva aderito [...] (dal L. attribuita in particolare a F. Acri) della filosofia giobertiana in essoterica e acroamatica, alla quale opponeva una ermeneutica unitaria delle opere edite e di quelle postume di Gioberti sulla base di una ipotesi che, auspicandone al più ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] incolti, portatore del messaggio divino, complementare al libro per eccellenza, la Bibbia, da affrontare perciò con criteri ermeneutici analoghi a quelli elaborati per l’esegesi biblica. L’altra direzione è quella della teologia sacramentale: sulla ...
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WRIGHT, Georg Henrik von
Antonio Rainone
Logico e filosofo finlandese, nato a Helsinki il 14 giugno 1916. Laureatosi all'università di Helsinki (1937), fu per un breve periodo a Cambridge (1939), dove [...] affermazione del carattere teleologico di tale spiegazione − che von W. ha inteso come una forma di "comprensione ermeneutica", ripristinando così il dualismo metodologico tra scienze umane e scienze naturali in contrasto con la tesi neopositivistica ...
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Filosofo francese, nato a El-Biar (Algeria) il 15 luglio 1930 da famiglia ebrea. Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori del Collège International de Philosophie, [...] trad. it., 1982) analizza la possibilità di uno statuto dei linguaggi filosofico e artistico; particolare rilievo per decifrare l'ermeneutica derridiana hanno Glas (1974) e La carte postale. De Socrate à Freud et au de là (1980), racconto letterario ...
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VERRA, Valerio
Giacinta Spinosa
Storico della filosofia, nato a Cuneo il 19 febbraio 1928. Dal 1964 professore di Storia della filosofia nella facoltà di Magistero dell'università di Trieste, dal 1968 [...] , l'attenzione di V. si è rivolta soprattutto alla dialettica (La dialettica nel pensiero contemporaneo, 1976), al nichilismo, all'ermeneutica, all'utopia e al pensiero italiano del dopoguerra (La filosofia italiana dal '45 a oggi, 1976, 19772).
Bibl ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] , Bologna 1970).
Toynbee, A. J., A study of history, London 1947.
Vattimo, G., La fine della modernità: nichilismo ed ermeneutica nella cultura post-moderna, Milano 1985.
Vattimo, G., Rovatti, P. A. (a cura di), Il pensiero debole, Milano 1983 ...
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ermeneutica
ermenèutica s. f. [dal gr. ἑρμηνευτική (τέχνη), propr. «arte dell’interpretazione»; v. ermeneutico]. – Arte, tecnica e attività d’interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili, soprattutto in quanto...
ermeneutico
ermenèutico agg. [dal gr. ἑρμηνευτικός, der. di ἑρμηνεύω «interpretare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’interpretazione del senso di testi o documenti antichi; interpretativo: metodo e., norme e.; avere doti, capacità e.; l’arte...