Infiammazione acuta della pelle (a livello del derma) e anche delle mucose, determinata dallo streptococco e caratterizzata da arrossamento che si sposta e tende a diffondersi, via via che regredisce nella zona iniziale; può manifestarsi in seguito a ferite o altre lesioni cutanee, talora di minima entità. L’e. si diffonde attraverso i vasi linfatici e clinicamente si manifesta oltre che con vivo rossore, ...
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Lo streptococco, che sostiene questa affezione, è tra i germi più sensibili alla penicillina e ai sulfamidici; pertanto questi farmaci trovano utilissimo impiego nella cura eziologica della erisipela. [...] Particolarmente effcace è la penicillina che, somministrata per via generale alla dose media quotidiana di 200.000 unità Oxford, assicura di solito la guarigione in un periodo di tempo di 3-6 giorni. In ...
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Geologia
Si dice di terreno che non si trova nel punto in cui si è formato, ma è stato portato lontano dal luogo di origine mediante trasporto glaciale. Massi e. Blocchi rocciosi talvolta di considerevoli [...] dalla Valtellina. Nell’alta pianura padana hanno anche il nome di trovanti.
Medicina
Si dice specialmente di una varietà clinica di erisipela (➔), caratterizzata dalla presenza di chiazze separate l’una dall’altra da tratti di cute normale. ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] ridotta l’incidenza sono il carbonchio ematico, le dermatiti di origine virale e l’erisipeloide (nell’Uomo) o erisipela (nel suino).
Per contro, per ragioni climatiche o legate ai fenomeni migratori, con accresciuta frequenza dei trasporti nazionali ...
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FEDELI, Fedele
Salvatore Vicario
Nato a Rosignano Marittimo (Livorno) il 23 ag. 1812, Si laureò in medicina e chirurgia a Pisa e si immatricolò a Firenze il 10 giugno 1832. Dopo aver prestato servizio [...] ed affezioni reumatiche, in Annali universali di med. e chir., CCLIX (1882), pp. 234-245; Febbri tifiche, ibid., pp. 248-252; Erisipela, ibid., pp. 252-255; Anemia e clorosi, ibid., pp. 298-307; Malattie del midollo spinale e dei suoi involucri, ibid ...
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JEMMA, Rocco
Italo Farnetani
Nacque a Laureana di Borrello, in Calabria, il 16 ag. 1866 da Giuseppe e da Adelaide Corcione.
Terminati gli studi secondari, lo J., anziché avviarsi alle discipline giuridiche [...] Fraenkel, in Gazzetta degli ospedali e delle cliniche, XVII [1896], pp. 412 s.; Meningite da streptococco secondaria ad erisipela facciale [Contributo al valore diagnostico della puntura lombare], ibid., pp. 702 s.; Un caso di guarigione di meningite ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] del bacillo della lebbra, sul rinoscleroma e sulla concorrenza tra bacillo del rinoscleroma e streptococco agente etiologico dell'erisipela. Nel 1909 descrisse per la prima volta in Italia l'acariasi da cereali, che osservò durante un'epidemia ...
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timo Organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, nel mediastino anteriore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi (fig. 1).
Anatomia
Il t. si divide in 2 lobi, e ciascuno di questi [...] t. acute consistono in una reazione infiammatoria, talora suppurativa, per lo più secondaria a infezioni acute (erisipela, difterite, varicella ecc.). Le forme croniche conseguono a malattie infettive acute e croniche, soprattutto tubercolosi e più ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] della malattia, Louis arrivò suddividendo in sottogruppi un campione di 174 pazienti (107 casi di polmonite, 44 di erisipela e 23 di angina) e sottoponendo ogni gruppo al sanguisugio con frequenze diverse e a partire da momenti differenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] medica. Morì a Roma il 20 maggio 1893 a causa di un’infezione setticemica contratta curando un paziente affetto da erisipela.
La prima fase della carriera
Tornato a Utrecht dopo la laurea, Moleschott frequentò il laboratorio di Gerhard Johann Mulder ...
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erisipela
eriṡìpela (pop. eriṡìpola, ereṡìpela, ereṡìpola, riṡìpola) s. f. [dal lat. tardo erysipĕlas, gr. ἐρυσίπελας, comp. di ἐρυσι-, dal tema di ἐρεύϑω «arrossare», e di un secondo elemento col sign. di «pelle»]. – Infiammazione acuta della...
erisipelatoso
eriṡipelatóso agg. e s. m. [der. di erisipela]. – 1. agg. Che si riferisce all’erisipela: processo e.; in veterinaria, antrace e., l’erisipela dei suini o mal rossino. 2. s. m. (f. -a) Chi è affetto da erisipela.