Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimento moderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer a Berlino una serie di progetti architettonici; alcuni, eseguiti nel 1914, risentono dell'influenza di O. Wagner e di J. M. Olbrich, altri, eseguiti durante e subito dopo la guerra, intensamente ...
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Architetto, critico e storico dell'architettura italiano (Roma 1918 - ivi 2000). Fondatore nel 1945 dell'APAO (Associazione per l'architettura organica) e direttore dal 1955 della rivista L'architettura, [...] ferrarese (1960); Michelangelo architetto e Borromini (1964 e 1970, in coll. con P. Portoghesi); ErichMendelsohn (1969); Sterzate architettoniche: conflitti e polemiche degli anni Settanta-Novanta (1992). Oltre alle numerose collaborazioni ...
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PIACENTINI, Marcello
Giovanni Duranti
PIACENTINI, Marcello. – Nacque a Roma l’8 dicembre 1881, da Pio – uno dei più affermati architetti della capitale umbertina, autore del palazzo delle Esposizioni [...] : da Ludwig Mies van der Rohe a Wilhelm Kreis, da Le Corbusier a Bonatz, da Wilhelm Riphahn a ErichMendelsohn), definì le direzioni della propria indagine progettuale: «Aderire perfettamente alla vita d’oggi, materiale e spirituale, pur rispettando ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] erano abbonati o alle quali collaboravano. Videro da vicino l’opera di Walter Gropius e di Willem Marinus Dudok, di ErichMendelsohn e di Erik Gunnar Asplund; si accostarono anche a quegli architetti italiani già affermati ai quali non tutta la nuova ...
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