I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] , accordo a cui Costantino diede la sua approvazione. Tuttavia Atanasio si rifiutò di accettare Ario, continuando a considerarlo eretico. Costantino non poteva accettare che in seno all’Impero sorgesse un contropotere e la sua reazione «è indicativa ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] 'Alba. Per incarico del suo sovrano l'Alba propose alla regina madre un'alleanza delle due Corone contro i loro sudditi eretici. Chiese l'espulsione dei pastori protestanti dalla Francia e l'accettazione dei decreti del concilio di Trento. Come unica ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] Lione, in cui Federico veniva contraddittoriamente accusato di incredulità e di maomettanesimo ("Come si può essere allo stesso tempo eretico e incredulo? E come in questo secolo si potevano formulare così spesso accuse di questo genere?"; ibid., pp ...
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MANFREDI, RE DI SICILIA
WWalter Koller
M. nacque nel 1232, figlio naturale dell'imperatore Federico II e di una figlia della contessa Bianca Lancia a cui una tradizione posteriore ha attribuito il nome [...] un impostore, l'assassino del padre, del fratello e del nipote affidato alla sua protezione, costruirono la figura caricaturale di un eretico e di un tiranno.
Anche il giudizio moderno su M. è controverso. Da un lato, è considerato un debole epigono ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] , Cent'anni, 1894-1994. La Banca commerciale e l'economia italiana, Milano 1994, pp. 80 s.; G. Galli, Il banchiere eretico. La singolare vita di R. Mattioli, Milano 1998, ad ind.; F. Pino, Introduzione a Banca commerciale italiana, Archivio storico ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] etici, di umile considerazione della fragilità umana. Non è possibile quindi definire con esattezza la portata del pensiero eretico della C., né i termini del suo accostamento alla Riforma.
Circola, in tutti gli scritti della C., accanto ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] 1617), ma soprattutto Juan de Mariana (1535-1624) spingono le proprie argomentazioni fino a giustificare l'uccisione del sovrano eretico.
Un ritorno al passato, con un riutilizzo retorico dell'immagine della tirannide, si riscontra anche nel pensiero ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] greco (maggio 1250), Federico II si stupiva dei maneggi tra la Santa Sede e un Impero greco che Roma denunciava come eretico, e raccomandava a Giovanni di non ricevere Francescani e Domenicani, sospettati di complottare contro l'Impero: il papa è un ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] dell'Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo", ser. IV, 39, 1979-80, pp. 283-388; P. Redondi, Galileo eretico, Torino 1983, pp. 85-134; G. Formichetti, Campanella critico letterario. I "Commentaria" ai "Poemata" di Urbano VIII, Roma 1983, ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] – è la questione delle origini dello spirito moderno, cercate nel Rinascimento (o in una sua ideale prosecuzione: gli eretici italiani di Cantimori), anziché nella Riforma, come in Hegel. La Riforma in Italia, dice Chabod citando Vincenzo Cuoco ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.