Creato patriarca (genn. 730) da Leone III l'Isaurico che aveva deposto il patriarca Germano per il rifiuto a condannare il culto delle immagini. I papi Gregorio II e Gregorio III rifiutarono di riconoscere [...] A., patriarca eretico. Ma nel 742-43 A. rialzò le sacre immagini: è perciò considerato santo dalla Chiesa greca. Morì nel 752. ...
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Riformatore ecclesiastico (Cosenza 1520 - Berna 1566); acquistò fama dopo la sua fuga (1556) a Ginevra, dove incontrandosi con G. P. Alciati, G. Biandrata, M. Gribaldi Mofa, aderì alle dottrine antitrinitarie [...] e combatté Calvino; onde, come "eretico", fu sottoposto a lunghi mesi di carcere e infine condannato all'impiccagione, pena sospesa dopo la sua abiura. Liberato dal carcere, cercò varî rifugi: a Farges, presso il Gribaldi, a Lione, a Grenoble, di ...
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poveri di Lione
Denominazione dei primi seguaci di P. Valdo, il quale verso il 1176 aveva iniziato la predicazione a Lione; non avendo rispettato il divieto di predicare imposto dal III Concilio lateranense [...] (1179), il movimento fu dichiarato eretico nel sinodo di Verona del 1184, ma non smise di fare proseliti criticando il clero (➔ ). ...
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CAVAZZA, Iacopo (Gian Giacomo)
Albano Biondi
Modenese, il suo nome emerge dagli atti del processo a Pietro Antonio da Cervia l'ultimo giorno di febbraio del 1567. A quella data il C., era già morto, [...] ma l'eretico di Cervia, riferendo dei suoi incontri modenesi del 1559, ricorda come nella bottega di Pietro Giovanni Biancolini egli incontrò e fece amicizia col C. che gli diede da leggere un libro di Calvino, forse il Petit Traiété de la Sainte ...
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Gesuita (Menaggio, Como, 1689 - Lisbona 1761), missionario in Brasile (1721-53). Tornato a Lisbona, inimicatosi il ministro S. Pombal, fu fatto arrestare (1759) sotto l'accusa di aver partecipato all'attentato [...] contro il re Giuseppe I. Poco dopo, denunciato all'Inquisizione e dichiarato eretico, fu condannato e bruciato sul rogo. ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] dopo la fuga, M.A., Università di Pisa, Facoltà di Lettere, a.a. 2007-2008, pp. 261-262.
57 Sul fenomeno del notaio ‘eretico’: S. Seidel Menchi, Érasme hérétique, cit., cap. 14.
58 Ibidem, pp. 322, 457.
59 A. Stella, Anabattismo, cit., pp. 41-43, 48 ...
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Fondatore (n. Alzano, Parma, - m. 1300) della setta ereticale degli Apostolici (1260 circa). Francescano, avvicinandosi il 1260, anno indicato dalle profezie gioachimite come quello che avrebbe visto la [...] manifestazione dello Spirito, si diede a predicare la penitenza, ottenendo largo seguito, soprattutto nel Parmense; il movimento fu condannato (1286; 1290) e S. fu bruciato come eretico. ...
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Romano (m. 19 nov. 498), successe a Gelasio I il 24 nov. 496. Nell'intento di far cessare lo scisma seguito alla condanna di Acacio ad opera del papa Felice III, cercò un ravvicinamento con l'imperatore [...] Liber Pontificalis, una parte del clero romano (che poi seguì il papa Simmaco) si sarebbe separata da lui come da un eretico, diceria mantenutasi a lungo nella tradizione (cfr. Dante, Inf., XI 6-9), ma smentita dalle lettere autentiche di Anastasio ...
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Riformatore (Passy 1490 - Parigi 1529), detto il Lutero della Francia; come detentore di scritti luterani fu imprigionato due volte (1523 e 1526) e l'una e l'altra liberato dalla reggente Luisa di Savoia [...] era amico e consigliere; arrestato una terza volta, prima che il re decidesse sulla domanda di grazia, fu come eretico strangolato e bruciato; aveva tradotto diverse opere di Erasmo, tra cui, alterandolo in senso luterano, Enchiridion, e di Lutero ...
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Teologo, polemista e riformatore religioso (Mantova 1501 circa - Stobnice, Polonia, 1574); fu uno dei più radicali esponenti del pensiero teologico cinquecentesco volto alla critica del dogma trinitario. [...] , poi in Svizzera: a Basilea pubblicò una grammatica ebraica (1547). Passò poi in Polonia, quindi, perseguitato come eretico e iconoclasta (aveva stilato i 50 articoli dei Canones reformationis), in Prussia (docente a Königsberg); ma urtò presto ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.