MARAMALDO (Maramauro), Landolfo
Dieter Girgensohn
Nacque da Guglielmo di Landolfo probabilmente tra il 1350 e il 1355 in una famiglia napoletana di antica nobiltà del sedile di Nido.
Il padre fu cavaliere [...] Durazzo in lotta con Luigi I d'Angiò. Poiché Luigi - schierato con il papa di obbedienza avignonese Clemente VII - era considerato eretico, l'impresa fu dichiarata una crociata. Nel giugno, però, ci fu una rottura tra Urbano e Carlo: il papa sospettò ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] di risparmiare alla regione l'occupazione svedese, nella linea dell'unica efficace difesa degli interessi cattolici contro l'esercito eretico che già il nunzio aveva approvato in occasione dell'invio di guarnigioni nei vescovati renani; tanto meno il ...
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Il termine "burocrazia" può essere considerato sotto il profilo semantico come rappresentativo della variazione della sua funzione nel corso del tempo. Sembra che esso sia stato introdotto nella seconda [...] b. come "governo dei funzionari"; a Meynaud (1968) che esamina il potere connesso a particolari capacità tecniche, fino a un comunista eretico come Gilas (1957) che vede la b. come classe intesa a utilizzare lo stato e a disporne e che, coerentemente ...
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Storia del diritto. - Storicamente il rispetto del cadavere è imposto, prima che da norme giuridiche, da norme religiose. Presso tutti i popoli il cadavere ispira un senso di misterioso terrore. Di qui [...] costituzione di Carlo V che abolì il sequestro di cadavere.
Secondo il diritto ecclesiastico antico, il cadavere di un eretico, di uno scomunicȧto pubblico e notorio, di un duellante, di un suicida, ecc., era privato della sepoltura religiosa; anche ...
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Crimen laesae maiestatis
Daniela Novarese
La storiografia sulla legislazione normanna del Regnum, volta a ricostruire i tratti fisionomici del crimen laesae maiestatis, ha messo in luce sia come, già [...] tutelando la 'religione di Stato', ma affermava il principio che non v'era differenza tra la divina maiestas offesa dall'eretico e l'imperialis maiestas lesa da chi violava la legge" (Martino, 1988, p. 12).
Probabilmente era proprio tale circostanza ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e la repubblica, cit., p. 188.
65 Per il processo romano ai Bianchi cfr. D. Frascarelli, D. Testa, La casa dell’eretico. Arte e cultura nella quadreria romana di Pietro Gabrielli (1660-1734) a palazzo Taverna di Montegiordano, Roma 2004, pp. 15-79 ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] (1901), p. 402; P. Celesia, Y. B., in Rivista contemporanea, XIX (1889), p. 61; M. Rosi, Riforma religiosa in Liguria e l'eretico umbro Bartolomeo Bartoccio, in Atti della Soc. ligure di storia patria, XXIV (1902), pp. 556 s.; Id., La morte di I. B ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] riformatori, Spini (v., 1992) ne sottolinea i legami con i filoni più eretici del protestantesimo. In fondo, lo stesso protestantesimo si qualifica almeno originariamente come eretico, fra l'altro, proprio per l'attribuzione di un valore positivo al ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] di E. in Inghilterra risale comunque al 1240. Matteo Paris descrisse l'interrogatorio cui E. sottopose a Londra un eretico folle che riteneva che papa Gregorio IX avesse contaminato il mondo: secondo il cronista inglese E. era allora al servizio ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] ma tiene il suo errore dentro di sé qualificandosi dunque come "eretico formale e ribelle di Dio e della Santa Fede nel foro riti proprii diversi da i nostri" (inglesi, tedeschi, eretici francesi) e di negare validità alla proibizione di libri da ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.