Monaco ed eretico (m. dopo il 1147). Apparso come predicatore vagante nel 1116 a Le Mans, dovette poco dopo allontanarsi di lì per i disordini suscitati. Accentuate le sue posizioni ereticali, prese a [...] negare non solo la validità dei sacramenti amministrati da preti indegni, ma anche il peccato originale. Col suo successo a Tolosa provocò l'intervento di s. Bernardo di Chiaravalle e dovette fuggire. ...
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Predicatore eretico, di cognome Ruckerath o Rickerath (Oberwesel inizî sec. 15º - Magonza 1481); studiò a Erfurt, ove divenne magister (1445) e poi dottore in teologia (1456); poi (1460) fu canonico a [...] Worms. Deposto (1477) dal vescovo Reinhard von Sickingen, fu predicatore a Magonza, ma anche qui fu processato e, dopo la ritrattazione, chiuso nel convento degli agostiniani. Amico dell'ussita Nicolò ...
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Teologo eretico (sec. 4º); dopo aver praticato vita ascetica, scrisse contro l'ascetismo cristiano, attirandosi in un sinodo romano (390) la condanna, confermata poi da s. Ambrogio e ribadita (tra il 392 [...] e il 395) in uno scritto (Adversus Iovinianum) di s. Girolamo, grazie al quale conosciamo le dottrine difese da G. in certi Commentarioli, perduti. Egli non ammetteva differenza di meriti tra i battezzati, ...
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BAROCCI, Baroccino (Bocino)
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Eretico senese degli inizi del sec. XIV, appartenne a una di quelle famiglie dell'oligarchia popolare e mercantile, che deteneva il potere in Siena dal 1287 propugnando [...] dello Studio "sichondo che comanda la legie". Infine, non avendo voluto riconoscere d'essere in errore, il B. fu dichiarato eretico e degno di esser punito "sichondo la legie che condanna nel fuoco"; e la condanna fu eseguita probabilmente lo stesso ...
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Eretico e riformatore (Ossana o Trento fra il 1492 e il 1520 - Londra 1567 circa). Nella sua opera più famosa, gli Stratagemata Satanae, è sostenuta la necessità di superare i contrasti dottrinali esistenti [...] tra le varie chiese cristiane.
Vita
Studiò legge ed esercitò la professione di avvocato e notaio a Ossana e a Trento. Fu poi, tra il 1550 e il 1553, alla corte di Vienna, e nel 1556 a Milano, nella cancelleria ...
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Eretico (m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140); sacerdote, espulso dalla Chiesa per ragioni ignote, si diede a predicare contro i sacerdoti, i sacramenti, il culto. La sua azione si svolse prima nel Delfinato [...] e nella Provenza, poi in Guascogna, a Narbonne, Tolosa e Arles. Secondo le testimonianze di Pietro il Venerabile, che è fonte principale e pressoché unica per ricostruire l'eresia petrobrusiana, P. avrebbe ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] Dalla sua predicazione sorse un movimento religioso, il marcionismo che ebbe vasta diffusione fino al 5° secolo.
Vita
Figlio del vescovo della sua città natale, fu scomunicato dallo stesso padre per le ...
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Eretico gnostico (2º sec.), che sappiamo presente a Roma sotto Igino, Pio e Aniceto. Conosciamo le sue dottrine per alcuni frammenti citati da Clemente Alessandrino e le testimonianze di altri polemisti [...] antignostici, in particolare Ireneo; il suo Vangelo delle verità è stato recentemente scoperto. Difficile definire le idee di V. anche perché molte delle testimonianze sono dei suoi discepoli che puntano ...
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Eretico (m. 376), compatriota e discepolo di Marcello d'Ancira, divenne vescovo di Sirmio (in Pannonia; od. Srijemska Mitrovica) verso il 343; ma fu subito condannato dal concilio arianeggiante di Antiochia [...] (344), e ripetutamente negli anni successivi, fino al concilio di Sirmio (351); la condanna fu ribadita anche dopo la sua morte dal Concilio di Costantinopoli del 381 e da papa Damaso nel 382. Esiliato, ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.