Fu vescovo di questa città (in Cappadocia) dal 230 circa al 268. Discepolo e ammiratore di Origene e avversario del novazianismo, sostenne in Oriente la teoria dell'invalidità del battesimo amministrato [...] da un eretico e della necessità quindi di ribattezzare coloro che fossero tornati alla Chiesa cattolica. Di qui un dissenso con papa Stefano; dissenso che si aggravò ancora allorché san Cipriano, nella sua controversia con Roma, si rivolse a F., che ...
Leggi Tutto
poveri di Lione
Denominazione dei primi seguaci di P. Valdo, il quale verso il 1176 aveva iniziato la predicazione a Lione; non avendo rispettato il divieto di predicare imposto dal III Concilio lateranense [...] (1179), il movimento fu dichiarato eretico nel sinodo di Verona del 1184, ma non smise di fare proseliti criticando il clero (➔ ). ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo è quasi di maniera: il 17 febbraio 1600, Giordano Bruno fu arso vivo come eretico [...] a riconoscere questi tuoi gravissimi errori e eresie, nondimeno hai sempre perseverato pertinacemente ed ostinatamente in dette tue oppinioni erronee ed eretiche.
Giordano Bruno. Un’autobiografia, a cura di M. Ciliberto, Napoli, Procaccini, 1994 ...
Leggi Tutto
CAVAZZA, Iacopo (Gian Giacomo)
Albano Biondi
Modenese, il suo nome emerge dagli atti del processo a Pietro Antonio da Cervia l'ultimo giorno di febbraio del 1567. A quella data il C., era già morto, [...] ma l'eretico di Cervia, riferendo dei suoi incontri modenesi del 1559, ricorda come nella bottega di Pietro Giovanni Biancolini egli incontrò e fece amicizia col C. che gli diede da leggere un libro di Calvino, forse il Petit Traiété de la Sainte ...
Leggi Tutto
. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] 'opera originale di Basilide (così il Harnack), oppure una redazione speciale del Vangelo di Luca, il Vangelo prediletto dagli eretici (così il Windisch). Sappiamo inoltre che sul Vangelo Basilide aveva scritto una grande opera esegetica in 24 libri ...
Leggi Tutto
Gesuita (Menaggio, Como, 1689 - Lisbona 1761), missionario in Brasile (1721-53). Tornato a Lisbona, inimicatosi il ministro S. Pombal, fu fatto arrestare (1759) sotto l'accusa di aver partecipato all'attentato [...] contro il re Giuseppe I. Poco dopo, denunciato all'Inquisizione e dichiarato eretico, fu condannato e bruciato sul rogo. ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ V antipapa
Alessandro Cutolo
Pietro Rainalducci, nato a Corbara in Abruzzo, abbandonò la moglie per farsi frate ed entrò, il 1310, nell'ordine dei francescani. Quando l'imperatore Ludovico il [...] Bavaro, in lotta col papa avignonese Giovanni XXII, dichiarò questo eretico e decaduto e venne a Roma, fece eleggere papa il Rainalducci. Consacrato in S. Pietro il 12 maggio del 1328, fu ben presto vinto, prima che dalle armi di re Roberto d'Angiò, ...
Leggi Tutto
PAGANO da Lecco
Pio Paschini
Fattosi domenicano a Bergamo, fu inquisitore apostolico in Lombardia; apparteneva al convento di Como, quando iI 26 dicembre 1277 fu ucciso insieme con due notai e due compagni [...] dal nobile Corrado di Venosta "laico, fautore e difensore degli eretici ed eretico manifesto egli stesso" e da altri complici, tutti di Bergamo, come scriveva in una lettera Nicolò III il 29 novembre 1279. Il capitolo generale dei domenicani, tenuto ...
Leggi Tutto
TOMMASO Belchiam
Pio Paschini
Francescano dell'Osservanza nel convento di Greenwich in Inghilterra, vissuto nel sec. XVI. Fu arrestato insieme coi suoi confratelli per avere negato di prestare il giuramento [...] della supremazia del re sulla Chiesa e aver dichiarato che il re Enrico VIII era eretico. Alcuni di quei frati furono uccisi o morirono in prigione; altri per intercessione di Tommaso Wriothesley (diventato poi lord cancelliere e conte di Southampton ...
Leggi Tutto
. Poeta arabo cieco, d'origine persiana. Scettico e libero pensatore, fu annoverato tra i zanādiqah, parola che vale in origine "manichei" o "dualisti" (come erano generalmente i Persiani prima delle conversioni [...] più o meno sincere all'Islām) e poi anche "libero pensatore, eretico" (v. zindīq). Fu messo a morte dal califfo al-Mahdī tra il 783 e il 785. d C. (v. arabi: Letteratura, § 32). ...
Leggi Tutto
eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.