BENONE (Bennone)
Zelina Zafarana
Non si conosce la data e il luogo della sua nascita. La tradizione erudita del Cinque-Settecento, risalente almeno al Parivinio, lo dice di origine germanica, notizia [...] è il motivo fondamentale del diritto a giudicare il papa eretico come diritto esclusivo dei cardinali romani. Motivo non nuovo, questione solo il caso eccezionale e di emergenza dei papa eretico, ma l'esigenza di una continua, concreta e reale ...
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FLORIO da Vicenza
Gabriele Zanella
Frate predicatore, lo si trova menzionato per la prima volta nell'ottobre del 1278 a Ferrara, quando con ogni probabilità era già succeduto ad Aldobrandino, un suo [...] suo vicario, frate Galvano da Budrio, a registrare in Bologna, il 29 maggio e il 14 luglio 1291, due deposizioni dell'eretico Ognibene; che il 4 nov. 1293 una Lucia, novizia del monastero ferrarese di S. Caterina, donò alle consorelle un terreno che ...
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BERGOMOZZI, Giovanni
Antonio Rotondò
Membro di una cospicua famiglia di Conselice, nel contado di Rovigo, trasferitasi a Modena agli inizi del sec. XVI, è detto "maior annis viginti" in un atto notarile [...] a quest'anno la data del suo incontro, e l'inizio di una stretta consuetudine durata due anni, con l'eretico veneziano Bartolomeo Fonzio, dal cui insegnamento il B. trasse incitamento a tradurre in attività di proselitismo la sua passione religiosa ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] di fede cattolica. Secondo testimonianze più tarde, sembra che dopo la morte il suo corpo fosse bruciato come un eretico.
Opere
Tra i suoi scritti l'opera maggiore è il Conciliator differentiarum philosophorum et precipue medicorum (1303; varie ...
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Figlio (Norimberga 1368 - Znojmo 1437) dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania, fratello di Venceslao IV; ultimo imperatore della casa di Lussemburgo. Il fidanzamento con Maria d'Angiò (1380), [...] per sua iniziativa a difendere le proprie tesi al concilio, dove venne poi processato per essere quindi bruciato come eretico, non gli giovò politicamente; alla morte di Venceslao IV di Boemia (1419) dovette quindi affrontare una lunga rivolta degli ...
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(ted. Brixen) Comune della prov. di Bolzano (84,8 km2 con 19.786 ab. nel 2007), alla confluenza dell’Isarco con la Rienza, a 559 m s.l.m. Notevole centro commerciale sulla linea ferroviaria del Brennero, [...] lanciatagli da Gregorio VII il 7 marzo 1080, riunì pochi vescovi e un solo cardinale, Ugo Candido, allo scopo di sostituire Gregorio VII, dichiarato simoniaco e eretico, con Guiberto arcivescovo di Ravenna (Clemente III antipapa, 25 giugno 1080). ...
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MARCA, Pierre de
Giuseppe Martini
Nato a Gan, nel Béarn (Bassi Pirenei), il 24 gennaio 1594, da nobile famiglia forse d'antica origine spagnola, fece i suoi studî ad Auch e a Tolosa, dopo i quali fu [...] chiesa gallicana, e malgrado i suoi sforzi conciliativi, non riuscì a evitare la censura di Roma, che lo giudicò quasi eretico. L'ostilità di Roma fu di non poco intralcio alla carriera ecclesiastica del M., ch'egli aveva abbracciata dopo la morte ...
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Economista e uomo politico cèco. Nato nel 1851 a Třebíč in Moravia, dal 1882 professore d'economia politica all'università cèca di Praga, fra il 1908-1912 presidente dell'Istituto d'economia presso l'accademia [...] ), agricoli e umanitarî. Il B. fu nella politica sociale un conservatore. Riassunse le sue idee politiche nelle Lettere di un eretico politico (1902) e nelle memorie, pubblicate, dopo la sua morte, nel 1922.
Bibl.: Gruber-Horáček, Albín Bráf, Život a ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] di Costantinopoli, dato che quest'ultima non aveva ancora provveduto a cancellare dai propri dittici dei defunti il nome degli eretici Acacio e Fravita.
Si perdeva così il momento più propizio ad una soluzione dello scisma. Più a causa della politica ...
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CALANDRINI, Giovanni
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Lucca, dove venne battezzato il 6 giugno 1544, da Giuliano di Filippo e da Caterina di Agostino Balbani. Fuggì dalla città natale nel 1567 insieme [...] Turrettini per la lavorazione e la vendita della seta. Il 28 giugno 1580 fu condannato dalla Repubblica di Lucca come eretico e ribelle insieme con Cesare Calandrini ed altri concittadini; nel febbraio del 1581 s'imparentò con una famiglia di ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.