Pittore francese (Parigi 1885 - Montpellier 1941). Nella sua ricerca pittorica, riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e nell'esigenza di ricostruirlo si affidò al colore e ai cd. 'contrasti simultanei'.
Vita [...] nel 1909). D. espose le sue opere con il gruppo dei cubisti (1911 e 1912), ma egli stesso si ritenne un eretico del movimento: riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e si basò, nella sua ricostruzione, unicamente sul colore e, riprendendo l ...
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Amenophi
Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia.
A. I (1525-1504 a.C.) ebbe notevoli successi militari in Nubia a sud della II cateratta del Nilo. Fu venerato come divinità nel villaggio operaio [...] un regno lungo e pacifico; strinse rapporti diplomatici con i re asiatici sanciti da matrimoni interdinastici e attuò in Egitto un grandioso programma di edilizia monumentale.
A. IV (1352-1336 a.C.) è conosciuto come il faraone eretico, Akhenaton. ...
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MARSILIO da Padova
Felice Battaglia
Politico e teologo, nacque a Padova tra il 1275 e il 1280 da un Bonmatteo della famiglia popolana dei Mainardini. Addottoratosi in medicina, nel 1312 lo si trova [...] quale solo nel 1318 prese possesso effettivo della carica. Come poi il beneficato dal pontefice sia divenuto il più fiero eretico che il Trecento conosca non sappiamo. Certo, dopo qualche tempo ebbe a ritornare a Parigi, dove nel 1324 attendeva alla ...
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Antiochia, scuola teologica di
Centro culturale e scuola teologica fiorita ad Antiochia di Siria, dove era presente una numerosa colonia giudaica, costituita in un’organizzazione a parte che subì anche [...] e di Efeso (431). Nel 2° sec. si affermò la figura del grande vescovo martire, s. Ignazio; nel 3°, quelle del vescovo eretico Paolo di Samosata e di un altro martire, Luciano (m. 312), dal cui insegnamento si è soliti far derivare la scuola teologica ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] essere in Italia uno dei più convincenti teorici (Il cinema di poesia, 1965; Osservazioni sul piano sequenza, 1967; Empirismo eretico, 1972). Su questa linea, i film che seguirono, soprattutto Edipo re (1967), Teorema (1968) e Medea (1969), accesi da ...
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Jaime Duesa (fr. Jacques Duèze, lat. Iacobus de Osa: Cahors 1245 circa - Avignone 1334), vescovo di Fréjus (1300), esperto giureconsulto, godé la protezione di Carlo II d'Angiò; cancelliere del regno di [...] quasi una crociata, per abbattere la potenza dei Visconti, che era appoggiata dal Bavaro. Nel 1327 G. dichiarò formalmente eretico quest'ultimo, dopo aver confutato e condannato, pochi giorni prima, le dottrine di Marsilio da Padova e di Giovanni di ...
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HOOPER (anche Hoper o Houper), John
Joseph Engert
Nato sulla fine del sec. XV nel Somersetshire, già sotto Enrico VIII, per influenza degli scritti di Zwingli e di H. Bullinger, piegò al puritanesimo, [...] da principio egli rifiutasse d'indossare gl'indumenti vescovili e fosse rinchiuso perciò in prigione, tuttavia più tardi cedette ed entrò nella sua diocesi. Sotto la restaurazione della regina Maria finì sul rogo come eretico il 9 febbraio 1555. ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] , che qui assume una particolare enfasi, è circondato da un gruppo di vescovi, mentre ai loro piedi si trovano gli eretici sconfitti con i loro scritti condannati. Immagini dei primi sei c. ecumenici sono contenute in un'altra raccolta conciliare che ...
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Gentili, Alberico
Paolo Carta
Nacque a San Ginesio (Macerata) il 14 gennaio 1552, da una nobile famiglia. Suo padre Matteo, noto medico, professò idee religiose eterodosse. Alberico frequentò l’Università [...] timore di essere colpito dall’inquisizione. Matteo, infatti, fu in seguito condannato, in contumacia, alla prigione a vita come eretico, in un processo che sancì anche la confisca dei suoi beni. Nell’agosto 1580, dopo esser transitato per la Germania ...
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Ecclesiastico (Arbent, Ain, 1390 circa - Salon, Bouches-du-Rhône, 1450); fu uno dei massimi sostenitori delle dottrine conciliari. Dapprima godette la fiducia di Martino V, che lo nominò vescovo di Maguelonne [...] l'azione antipapale fino alla deposizione di Eugenio IV e all'elezione dell'antipapa Felice V; onde Eugenio IV lo dichiarò eretico e scismatico e lo privò del cardinalato (1440), che riebbe sotto Niccolò V (1449), dopo esser riuscito a ottenere anche ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.