BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] . Il B. dichiara di scrivere per tenere desto nella sua mente il pensiero della Chiesa mentre viveva in un paese eretico. In -realtà si tratta di poco più che brevi sommari delle prime quattro parti del Breviloquium di s. Bonaventura, intercalati ...
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CAPILUPI, Ippolito
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova l'8 luglio del 1511, ottavo figlio di Benedetto e di Taddea de' Grotti, in una famiglia tra le più autorevoli della città, la cui antica dimestichezza [...] di giurisdizione della nunziatura, come pure il Borromeo non si stancava di raccomandargli, preoccupato dai troppi eretici che si manifestavano nello Stato veneto e dall'atteggiamento non propriamente intransigente in materia religiosa del governo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] Inquietudini e fermenti di libertà nel Rinascimento italiano, Pisa 2005, pp. 127-75.
E. Del Soldato, Aristotelici, accademici ed eretici. Simone Porzio e Giovan Battista Gelli, in S. Porzio, An homo bonus vel malus volens fiat, con il volgarizzamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] , 399, 447, 643). Quando Duchesne gli fa notare che agli occhi di miopi difensori dell’ortodossia contestando leggende si diventa eretici (19 giugno 1877; Correspondance, 2005, p. 31) e che la libertà della critica storica è oppressa in Francia dalla ...
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FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] . Di un altro processo del maggio 1587 (rimasto finora inedito) nel quale la F. denuncia un certo Bortolo per comportamenti eretici (Archivio di Stato di Venezia, Sant'Uffizio, b. 59, n. 30), ha di recente parlato M. Milani, che pubblica anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] storia come «‘luogo’ di esempi atti a mostrare la inevitabile ‘felicitas catholicorum’ e l’altrettanto inevitabile rovina degli eretici di ogni tempo» (A. Biondi). Questo sguardo sul passato produsse diverse tipologie di scrittura storica (agiografie ...
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Felice V, antipapa
Francesco Cognasso
Amedeo VIII, duca di Savoia, figlio primogenito di Amedeo VII conte di Savoia e di Bona di Berry, nacque nel castello di Chambéry il 4 settembre 1383. Successe [...] aveva stabilito, ma a Ripaglia. La tomba sua, che era oggetto della venerazione delle popolazioni, fu distrutta dai Bernesi eretici nel 1536; i resti però del grande principe furono salvati, consegnati più tardi ad Emanuele Filiberto, e portati a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] N. Tranfaglia, M. Firpo, 4° vol., L’Età Moderna, 2, La vita religiosa e la cultura, Torino 1986, ora in Id., Umanisti, eretici, streghe. Saggi di storia moderna, a cura di M. Donattini, Modena 2008, pp. 555-74.
W. McCuaig, Carlo Sigonio: the changing ...
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LOTTINI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Volterra nel 1512 da Antonio e da Costanza Giovannini, membri del patriziato cittadino. Sulla sua giovinezza non si hanno molte notizie. Sembra che [...] , in Letteratura italiana (Einaudi), I, Il letterato e le istituzioni, Torino 1982, pp. 284-286; D. Cantimori, Eretici italiani del Cinquecento, Torino 1992, p. 461; M. Firpo, Inquisizione romana e Controriforma. Studi sul cardinal Morone e il ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] rilevante lettera a G. Lainez, scritta da Évora nel 1546, che è una sorta di trattato sul modo di comportarsi con gli eretici (Fabri Monumenta, pp. 399-402).
Il metodo propugnato in essa dal F. si fondava sulla convinzione, comune ad Erasmo e ai suoi ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.