Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti [...] contro l’unità della fede e, fatto antisociale, acquista tutti i caratteri del delitto e come tale è punita. Gli eretici sono quindi scomunicati ipso facto e, a meno che si ravvedano dopo essere stati ammoniti, sono privati di ogni dignità, ufficio ...
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Nome di eretici, ricordati da s. Epifanio e s. Agostino, così chiamati o perché adoratori degli angeli o perché si ritenevano puri come angeli; un gruppo, con pretese affini a questi ultimi, fu condannato [...] dai vescovi del Lombardo-Veneto nel sec. 19° ...
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(gr. Νικολαΐται) Eretici di Efeso e di Pergamo, censurati nell’Apocalisse (2, 6 e 2, 14-15). Secondo Ireneo prendevano nome da Nicola d’Antiochia, uno dei 7 diaconi di cui parlano gli Atti degli Apostoli, [...] ma Eusebio di Cesarea non era dello stesso parere.
Nel Medioevo, specie nel periodo della cosiddetta riforma gregoriana (11° sec.), furono detti n. gli avversari del celibato ecclesiastico. L’accusa di ...
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Eretici del 12° sec., seguaci del sacerdote riformatore provenzale Petrus Brusianus (Pietro di Bruys; m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140), che avrebbe sostenuto la non validità del battesimo dei bambini, [...] l’inutilità delle chiese e del culto pubblico, la necessità di distruggere la croce che, simbolo della passione di Cristo, non può essere venerata. Avrebbe negato il sacrificio della messa avendo Cristo ...
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Eretici medievali, dall’11° sec. in poi, le cui dottrine imponevano un esasperato ascetismo con rinuncia al matrimonio, astensione da cibi carnei o comunque animali (latte e latticini, uova, grassi ecc.), [...] lasciando intravedere, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo ...
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Eretici del 2° sec.; adoratori del serpente (ebr. nāhāsh), erano affini o identici agli ofiti e ad altre sette gnostiche, nel cui sistema mitologico-cosmogonico aveva particolare rilievo il serpente del [...] racconto della Genesi, come rappresentazione del principio della conoscenza gnostica del bene e del male ...
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Eretici della seconda metà del 4° secolo. Prendevano forse nome da Macedonio, vescovo di Costantinopoli (344-360); non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito Santo, che consideravano un essere [...] intermedio non meglio definito, ed erano perciò detti anche pneumatomachi, «avversari dello Spirito santo» ...
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carmati
Settari eretici musulmani. Aderenti a una branca dell’ismailismo, che al seguito di un missionario, Hamdan Qarmat, insorsero nell’Iraq nell’890 e continuarono poi il movimento nella Penisola [...] Arabica, fino a fondare, nell’arcipelago di al-Bahrein nel Golfo Persico, uno Stato piratesco mantenutosi fino al 1078. Nel 930 i c. del Bahrein riuscirono a razziare la Mecca, asportandone la pietra nera ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] pontificati di Gregorio XIII, Sisto V e Clemente VIII, l’I. rallentò l’intensità della sua azione: solo una cinquantina di eretici, fra i quali Giordano Bruno (condannato al rogo nel 1600), furono abbandonati al braccio secolare. A partire da Paolo V ...
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Greco-ortodossi
EEnrico Morini
Piissimi e ortodossi, anziché empi ed eretici ‒ come ormai li percepiva l'Occidente latino dopo il definitivo consumarsi dello scisma tra Roma e Costantinopoli e il traumatico [...] affermarsi della francocrazia in Oriente ‒, sono i greci per Federico II. Così infatti egli si esprime nella lettera del febbraio 1250 al sovrano greco dell'Epiro, Michele II Angelo Comneno. In una singolare ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.