L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] dopo la fuga, M.A., Università di Pisa, Facoltà di Lettere, a.a. 2007-2008, pp. 261-262.
57 Sul fenomeno del notaio ‘eretico’: S. Seidel Menchi, Érasme hérétique, cit., cap. 14.
58 Ibidem, pp. 322, 457.
59 A. Stella, Anabattismo, cit., pp. 41-43, 48 ...
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cimitero
. D. adopera la parola nel senso moderno, sia che con essa designi (If X 13) l'insieme delle arche infuocate, simili a sepolcri, nei quali penano gli eretici; sia che invece indichi (Pd IX 140 [...] e XXVII 25) i sepolcri dei martiri cristiani a Roma ...
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Area sepolcrale destinata in origine ai soli protestanti e ubicata nel quartiere Testaccio, a ridosso della Piramide di Caio Cestio e delle Mura Aureliane. Le prime sepolture di eretici in quel luogo [...] risalgono probabilmente alla fine del XVII secolo, ma la prima sepoltura conosciuta grazie alle fonti è del 1716 e riguardò uno scozzese, Mr. Arthur, sostenitore del re esule britannico Giacomo III. ...
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Scrittore di ascetica e di dogmatica (prima metà sec. 5º), di Ancira. Polemista, scrisse contro i nestoriani e i messaliani (specie nel De baptismo) e contro un gruppo di eretici che volevano vedere nella [...] figura di Melchisedec una teofania del Verbo (In Melchisedec). Tra i suoi scritti di ascetica: De lege spirituali; De poenitentia; Consultatio intellectus cum sua ipsius anima ...
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Abate (m. Costantinopoli 471) di un monastero di Costantinopoli, divenne nel 458 patriarca di quella città. Delle sue opere restano un'enciclica contro la simonia, una lettera sulla riconciliazione degli [...] eretici, frammenti esegetici e teologici. ...
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Storico italiano (Russi 1904 - Firenze 1966); prof. di storia moderna nelle univ. di Messina (1940), Pisa (1941) e Firenze (1951); socio corrispondente dei Lincei (1953). Ha svolto ricerche fondamentali [...] sulla vita religiosa italiana nel Cinquecento; in particolare ha studiato (Eretici italiani del Cinquecento, 1939) le correnti che interpretarono in senso radicale alcuni temi della Riforma tendendo a un'estrema semplificazione dogmatica ( ...
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Bonfantini, Accursio
Eugenio Ragni
, Frate francescano (Firenze, ultimo quarto del sec. XIII - ivi, ante 1338), inquisitore " hereticae pravitatis " di Toscana dal novembre 1326 all'ottobre 1329.
La [...] ultime ricavate dalle vendite dei beni confiscati agli eretici), redatto dall'esattore Manovello di Giacomo. In astrologo Cecco d'Ascoli, autore dell'Acerba e di altre opere ‛ eretiche ', il quale, dopo aver subito una prima condanna a Bologna ...
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Ubaldini, Ottaviano degli
Augusto Vasina
Anche se non nominato personalmente da D., i commentatori della Commedia concordano nell'identificare 'l cardinale (If X 120) ricordato da Farinata subito dopo [...] (ottobre 1273), ne oscurò la memoria. Il che probabilmente indusse D., qualche tempo dopo, a relegarlo fra gli eretici e i fautori più irriducibili del ghibellinismo: tanto erano labili, nel clima di crociata antimperiale che ancora riecheggiava ...
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Prelato e scrittore (n. Amiens - m. Rouen 1164); fu monaco a Cluny, poi abate a Reading. Dal 1130 arcivescovo di Rouen, lottò per la riforma del clero nella sua diocesi e contro gli eretici di Nantes, [...] ai quali rivolse i suoi Dialoghi. Non va confuso con l'omonimo U. di A., detto anche di Ribemont, che mise in versi il Pentateuco, e scrisse altre poesie di argomento religioso ...
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Movimento eretico e atteggiamento proprio di chi si oppone al dogma cattolico della Trinità definito nei concili di Nicea (325) e Costantinopoli (381). Il termine viene applicato più particolarmente a [...] un gruppo di eretici del 16° sec. (tra i quali si ricordano L. e F. Soncini, M. Serveto), dichiarati tali così dal cattolicesimo come dalle confessioni riformate. ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.