FISSIRAGA, Bongiovanni
François Menant
Appartenente a una delle principali famiglie guelfe di Lodi, fu vescovo della città dal 1252 al 1289. Non si conosce la sua data di nascita, né è noto dove conseguì [...] da una tragica coincidenza: il giorno prima l'inquisitore domenicano Pietro da Verona era stato assassinato su istigazione degli eretici milanesi.
Appena arrivato, il F. cercò di restaurare un'amministrazione priva di una guida per dieci anni, di ...
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GOSMARI, Gosmario (Gosmario da Verona; Gusmarius, Gosmarius, Gusmerius, Cosmarius, Gusmanus, Gusmanius, Gusinarius)
Chiara Mercuri
Veronese, visse a cavallo tra il XIII e il XIV secolo e appartenne all'Ordine [...] presso il convento di S. Fermo Maggiore e nel 1305, presso lo stesso convento, fu testimone di una vendita di beni di eretici condannati; nel 1309 assistette a una sentenza anche presso S. Maria in Organo di Verona.
Il G. soggiornò anche nel convento ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] secoli di sanguinose guerre religiose tra cattolici e protestanti, nonché dalle persecuzioni cui erano stati sottoposti gli eretici (eresia) da parte delle varie Chiese; tutti gli Stati, inoltre, avevano una religione ufficiale, e allontanarsi dalle ...
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Filosofo (Turnov 1907 - Praga 1977); dopo aver compiuto studî di romanistica, filologia slava e filosofia all'univ. di Praga, si addottorò nel 1937 in filosofia. Fondamentale per la sua formazione fu un [...] Husserlovy fenomenologie ("Introduzione allo studio della fenomenologia di Husserl", 1966); Kacířské eseje o filozofii dějin ("Saggi eretici sulla filosofia della storia", post., 1990); Tři studie o Masarykovi ("Tre studî su Masaryk", post., 1991 ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] affacciatosi fra le due guerre, ha raggiunto un peso essenziale: S. Freud (1856-1939) con la psicoanalisi (e con i suoi eretici, quali, specialmente, C. G. Jung, 1875-1961). Una f. che oggi ignorasse Freud non è nemmeno pensabile: le sue tesi sull ...
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GIOVANNI XXII papa
Giovanni Battista Picotti
Jacme Duesa (Jacques Duèse, Jacobus de Osa), nato intorno al 1245 a Cahors, di ricca famiglia borghese. Laureato in ambe le leggi, maestro di diritto civile [...] Emilia e di Romagna (1322-27), rimasero i Visconti in Lombardia potentissimi. Il papa non volle riconoscere Ludovico, fautore di "eretici"; e questi si strinse ai minoriti ribelli, accusò G. di eresia, fece proprie le teorie di Marsilio da Padova e ...
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MORONE, Giovanni
Giuseppe Paladino
Cardinale, nato a Milano il 25 gennaio 1509 dal celebre Girolamo e da Amabilia Fisiraga, morto a Roma il 1° dicembre 1580. Passò a Modena l'infanzia e quindi a Padova [...] mor. et polit., XX e XXI (1869-70); C. Cantù, in Memorie dell'Istituto lombardo, Cl. sc. mor., III (1867), e in Eretici d'Italia, Torino 1865 segg. II; L. Pastor, Storia dei papi, VII, VIII, IX, Roma 1928-29; P. Tacchi Venturi, Storia della Compagnia ...
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Umanista protestante del secolo XVI, nato a Moncalieri il 1° maggio 1503, morto a Basilea il 24 novembre 1569. Di molto ingegno, vasta cultura e grande eloquenza, fin dagli anni giovanili aderì al movimento [...] tradotto in italiano, tedesco e francese.
Bibl.: C. Coquerel, De C. S. C. vita, Parigi 1856; C. Cantù, Gli eretici d'Italia (discorso XXIX), Milano 1886; J. Bonnet, La famille de Curione, Basilea 1878; Realencyklopädie für protest. Theol. und Kirche ...
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FUERO (dal lat. forum)
Pier Silverio Leicht
È un corpo di leggi, da annoverare fra le più importanti fonti del diritto spagnolo.
Il re visigoto Chindasvindo, che regnò nella Penisola Iberica e nelle [...] a esporre concetti teologici o filosofici; essa risulta anche dallo spirito vessatorio che lo anima contro gli Ebrei e gli eretici. La lingua è gonfia e retorica. Malgrado ciò, il codice di Recesvindo si deve considerare come la più importante opera ...
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LUCIFERIANI
Pio Paschini
. Nome dato agli aderenti allo scisma causato da Lucifero di Cagliari (v.) e a varie correnti ereticali.
Infinite sono le storielle che corsero sul declinare del Medioevo riguardo [...] gl'innocenti; a loro si aggiunse, nel 1232, l'inquisitore Corrado di Marburgo che informò papa Gregorio IX sulle dottrine di quegli eretici. Il papa rispose nel 1233 con due lettere; una dell'11 giugno diretta a Corrado, l'altra del 14 giugno diretta ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.