Nato nel 1508, morto nel 1582, famoso specialmente pel suo governo nei Paesi Bassi, da lui tenuto ferreamente in nome di Filippo II re di Spagna, dal 1567 al 1573. Si ha, di lui, un ritratto terribile: [...] re e la corte a mettersi anche contro i papi, in nome della religione, era fatale che, investito del potere contro eretici, egli giungesse al fanatismo e alla crudeltà. Pertanto, le buone qualità innate di vigore, di fedeltà, di attività, sono state ...
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Nacque circa il 1342 da Hugh conte di Devon; mori nel 1396. Studiò a Oxford ove fu eletto cancelliere (1367). Nel 1370 fu promosso vescovo di Hereford. Trasferito a Londra nel 1375, divenne oppositore [...] dei suoi seguaci. Nel 1381 divenne arcivescovo di Canterbury. Nell'anno 1382 ottenne una legge in forza della quale gli eretici potevano esser puniti dal braccio secolare. Ma la legge, promulgata senza il consenso dei Comuni, fu annullata e Wycliffe ...
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GIOVANNI de Matha, santo
Giuseppe De Luca
Nacque il 23 giugno 1160 a Faucon (Provenza) di antica nobiltà militare, studiò ad Aix dal 1172 al 1178; tornato in patria, vi fece un breve esperimento di [...] 1198 l'approvazione delle regole, ed ebbe una legazione pontificia da compiere in Dalmazia, per ricondurre all'unita gruppi eretici. Quell'anno stesso s'intrapresero e prime trattative le spedizioni di riscatto presso i varî principi arabi d'Europa ...
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MOLES, Annibale
Marco Nicola Miletti
MOLES, Annibale. – Nacque a Gravina di Puglia, nella prima metà del secolo XVI, secondogenito di Francesco e di Beatrice Tolosa (d’incerta nazionalità).
La famiglia, [...] conferí al M., con lettera del 16 sett. 1561, le prerogative della Magna Curia e lo autorizzò a condannare a morte gli eretici e confiscarne i beni. Arrivato in Calabria il 19 settembre, il M. fu «mal ricevuto»: i valdesi gli contrapposero un piccolo ...
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Domenico, santo
Gian Roberto Sarolli
, Fondatore dell'ordine dei predicatori, nacque tra il 1170 e il 1175 a Calaruega, villaggio della Vecchia Castiglia, da Felice e da Giovanna che la tradizione posteriore [...] atleta / benigno a' suoi e a' nemici crudo, condottiero militare dunque, e inteso a travolgere e a percuotere ne li sterpi eretici (Pd XII 56-57; 100) - tali quindi, aggiungiamo noi, da richiamare o il serafino alato che impresse, come ha scritto s ...
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Epicurei (Epicurii)
Giorgio Stabile
Nel senso proprio di " seguaci della filosofia di Epicuro ", in D. designano la grande scuola filosofica antica che prese nome dal suo capo Epicuro (v.). In If X 14 [...] con Farinata. Ma Farinata, più che non il re di Sicilia, assurge legittimamente al ‛ tipo ' del miscredente che fu fermo, come l'eretico rispetto alla fede, a sé e a sua parte, in una visione della politica tutta terrena, e il cui destino, il cui ...
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BALBANI, Manfredi
Gemma Miani
Nacque a Lucca l'8 ott. 1544, terzogenito di Giovanni di Francesco, mercante-banchiere, e di Zabetta Calandrini. Nel 1556 il padre si separò dai fratelli Tommaso, Matteo [...] quegli anni, la capitale francese andava assumendo una crescente importanza come centro bancario; tra gli altri, alcuni banchieri "lucchesi eretici" vi avevano di recente trasferito la sede dei loro affari da Lione. Pare certo che il B. fungesse da ...
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ROCCA DI PRALORMO, Bartolomeo
Vincenzo Lavenia
ROCCA DI PRALORMO, Bartolomeo. – Nacque a Pralormo, in Piemonte, intorno al 1535.
Il suo nome compare per la prima volta quando il capitolo generale dell’Ordine [...] da parte dei medici che visitavano gli ammalati – si rifiutò di far eseguire una sentenza emanata da Rocca contro un eretico, e l’episodio si ripeté nel 1597 e nel 1598: a Rocca fu richiesto già dal 1595 di permettere l’assistenza di ufficiali ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] , gli attribuì senz'altro la conversione, in capo a tre giorni di disputa serrata, di un gentiluomo italiano eretico residente a Cracovia; tacque sulle critiche al carattere e al comportamento del C., avanzate da superiori e confratelli; esaltò ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] delle fonti. Resistono al tempo la Storia documentata di Carlo V e gli studi sul S. Offizio, i riformatori e gli eretici italiani (in particolare Degli eretici di Cittadella, in Atti d. R. Ist. ven. di sc. lett. ed arti, s. 4, II [1872-73], pp. 340 ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.