avello
Andrea Mariani
Appare solamente nell'Inferno, due volte, nel cerchio degli eretici, i quali hanno appunto la condanna di bruciare entro tombe roventi. Sia in IX 118 tra li avelli fiamme erano [...] sparte, che in XI 7 ci raccostammo... ad un coperchio / d'un grande avello, il vocabolo è sinonimo di sepulcro (IX 115), arca (v. 125), tomba (v. 129), monimento (v. 131), sepultura (X 38); era termine ...
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ṢUFRITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo ṣufriyyah (al sing. ṣufrī; etimologia incerta), setta degli eretici musulmani khārigiti (v.), la quale dalla Mesopotamia, come parte di quella sorella degl'ibāḍiti [...] (v.), nel primo trentennio del sec. VIII si trasferì nel Marocco, dove, attirate a sé molte popolazioni berbere, le spinse a sanguinosissime rivolte contro l'elemento arabo, durate dal 740 al 771, che ...
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LOLLARDI e lollardismo
Reginald Francis Treharne
I lollardi erano in origine i missionarî girovaghi eretici dell'inizio del sec. XIV, apparsi col rilassarsi dell'organizzazione religiosa fondata da [...] desistere dai precedenti attacchi contro la ricchezza e i privilegi del clero), sentenziò che la condotta di Wycliffe era eretica e, minacciando di ricorrere al potere della Corona, costrinse Oxford a cacciare Wycliffe e i suoi aderenti. Wycliffe si ...
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Nome dato nel sec. VI a quegli eretici che ammettevano dei limiti nella scienza di Cristo come uomo. Questo errore sorse in Alessandria tra i monofisiti (v.) corrutticoli, che parlavano cioè delle imperfezioni [...] assunte dal Verbo insieme con la natura umana. Chi lo capeggiò fu Temistio, diacono del patriarca monofisita Timoteo II (520-536), il quale però si oppose, come più tardi il patriarca cattolico Eulogio ...
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Poeta arabo (8º sec. d. C.); di origine persiana, vissuto in Iraq, fu annoverato tra i Zanādiqa (eretici, e poi in genere liberi pensatori), e tale accusa contribuì alla sua uccisione nel 783 sotto il [...] califfo al-Mahdī. La sua poesia, mordace e talora volgare, ha accenti di felice realismo ...
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Terziaria francescana (Viterbo 1233 circa - ivi 1251 circa). Alla fine del 1250 il suo apostolato pubblico indusse gli eretici patarini, che operavano numerosi allora a Viterbo sotto la protezione dell'autorità [...] imperiale, a provocarne l'esilio dalla città, per due settimane. Festa, 6 marzo; traslazione del corpo, 4 settembre. Entrambe le date, a Viterbo, danno luogo a tradizionali usanze popolari: in particolare, ...
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parlato
Bruna Cordati Martinelli
Un'occorrenza in Fiore CXXIV 6 giolivo parlato, " prelato "; fa parte dell'elenco di eretici, paterini, ecc., che, nel discorso di Falsembiante, giuocano il ruolo di [...] persone da sfruttare ben bene, se non vogliano esser denunciati; tra questi, il " prelato " di vita allegra (parlato è forma toscana popolare, con metatesi della r e assimilazione vocalica). Cfr. Roman ...
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Scrittore siriaco giacobita del 12º sec. (m. 1171). Teologo e commentatore dell'Antico e Nuovo Testamento, compose trattati contro gli eretici, polemizzò con gli Ebrei e i musulmani e lasciò epistole, [...] omelie e trattati liturgici. Commentò la logica aristotelica ...
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Espressione tratta dal Vangelo secondo Luca; s. Agostino la intese nel senso che fosse lecito l’uso della forza per riportare gli eretici alla fede ortodossa, precisando tuttavia che l’intenzione deve [...] essere quella di correggere e non di punire. S. Tommaso ammetteva l’uso della forza solo nel caso degli eretici, non nel caso degli ebrei e dei pagani. Queste, e teorie affini, si elaborarono attorno all’Inquisizione e ai suoi metodi. Nel 1686 P. ...
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crociata
Giovanni Miccoli
La c. nasce alla fine del secolo XI, quando i temi della guerra santa contro infedeli, Ebrei ed eretici, della liberazione del sepolcro di Cristo, e dell'espansione armata [...] della lotta contro gl'infedeli, della dilatazione armata della fede, ecc. (‛ c. ' contro i ‛ Saraceni ' di Spagna, gli eretici di Linguadoca e Provenza, ecc.).
Espressione caratteristica della christianitas medievale e frutto insieme, a livello delle ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.