FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] confronti dell'operato delle autorità ecclesiastiche. Il F. trovava ad esempio che ci fossero esagerazioni nel trattare i casi di eresia da parte dell'Inquisitore il quale, a suo vedere, tendeva a ingigantire ogni episodio anche "di pocca et legiera ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] la testimonianza di quella che rimarrà, sino alla fine, insieme alle ripetute professioni di ortodossia, la sua "impercettibile eresia". Questa si configura nella contrapposizione dello spirito del Cristo con la realtà della Chiesa storica, e nel ...
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CARAVITA, Nicolò
Salvatore Fodale
Nacque a Napoli, nella parrocchia dei Vergini, il 24 maggio 1647 da Giuseppe e da Margherita Boiano. La famiglia, originaria della Spagna, apparteneva alla nobiltà. [...] alla macchia nel febbraio 1696, Turris fortitudinis propugnatq a filiis lucis adversus filios tenebrarum, accusò il C. di eresia e d'ateismo e il gesuita Giovan Battista De Benedictis (Benedetto Aletino), che guidava la lotta contro il rinnovamento ...
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ALIDOSI, Roderigo
Gaspare De Caro
Nacque probabilmente in Firenze intorno al 1545 da Elena di Rodrigo de Mendoza e da Ciro, signore di Castel del Rio e gentiluomo della corte medicea. Anche l'A. visse [...] l'A. per il suo baliato era sottoposto, di condotta violenta e immorale verso i sudditi e, soprattutto, di eresia in complicità con l'Anchristoforo.
Le autorità pontificie erano da tempo alla ricerca di un'occasione per intervenire negli affari di ...
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CAPECE ZURLO (Zurolo), Giovanni Antonio
Raffaele Barometro
Nacque nei primi anni del sec. XVIII, a Napoli, in una delle più importanti famiglie del patriziato napoletano, iscritta fin da antica data [...] , tendeva a eliminare gli abusi dei "qualificatori e consultori" della curia, i quali, col pretesto di accuse di eresia, processavano e incarceravano ecclesiastici e laici, senza nemmeno chiedere al re quell'assenso, che, appunto col "reale dispaccio ...
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BOSCO (Bos, Boschi, Bosch, Busco), Bernardo de (del, dal)
Alfred A. Strnad
Discendente da una famiglia di origine francese, residente nei regni d'Aragona e di Valenza fin dai tempi di re Giacomo I (1213-1276), [...] .
Il 29 ott. 1457 il B. fu mandato da Callisto III nell'Italia settentrionale come nunzio e commissario per combattere l'eresia e con vari altri incarichi, che però non sempre riuscì a portare a termine (non poté vincere, per es., la resistenza ...
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BEMBO, Marco
Gianfranco Spiazzi
Nacque da nobile famiglia veneta intorno al 1230. Gli esordi della sua carriera politica ci sono ignoti. Nel 1259, se è da identificare con lui il "Marcus Bembulus" di [...] al B. e a Nicolò Querini, ambasciatori presso la Curia papale, di presentare al pontefice due decisioni riguardanti l'Inquisizione sull'eresia in Venezia, che erano state prese in quella medesima riunione. Alcuni giorni più tardi il B. e il collega ...
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BATTISTELLA, Antonio Paolo
Luciana Zanchini
Nacque a Udine il 1º febbr. 1852 da Battista e da Anna Joppi. Nel 1870 entrò nella Scuola normale di Pisa, dove ebbe come insegnante Alessandro D'Ancona e [...] della guerra degli otto anni, Bologna 1898; La politica ecclesiastica della repubblica di Venezia, Venezia 1898; Processi d'eresia nel collegio di Spagna (1553-1554): episodio della storia della riforma in Bologna, Bologna 1901; Il S. Officio ...
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Alessandria d'Egitto
Sergio Parmentola
Un ponte tra l'Oriente e l'Europa
Fondata nel 322 a.C. da Alessandro Magno ‒ che le diede il nome ‒ per dotare la nuova provincia dell'Egitto di un porto che la [...] in Clemente e Origene. Nel 4° e 5° secolo vi si diffusero l'arianesimo e il monofisismo, due tipi di eresia da cui ebbe origine la chiesa copta o alessandrina. La scelta di Costantinopoli come capitale orientale dell'impero determinò il definitivo ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] Chiesa da parte dell'imperatore. Contro Federico II il papa rinnovò le accuse tradizionali di violazione del giuramento, di sospetto di eresia e di sacrilegio.
Tra la prima e la seconda sessione (5 luglio), al fine di provare la legittimità della sua ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.