IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] suo soggiorno a Bugia, in Tunisia, nel 646/1248, e lo seguì fino alla Mecca, condividendo con il suo maestro l'accusa di eresia. A lui, che si faceva chiamare 'schiavo di Ibn Sab῾īn', si deve la definizione del maestro come di una 'calamita di anime ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] Guerrini, ossia quel Vincenzo Maggi monaco benedettino, amico di H. Bullinger e di Bonifacio Amerbach, passato all'eresia e diplomatico del re di Francia, genera qualche considerevole dubbio sull'effettiva personalità dell'emissario di Emigli presso ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] ecc.).
L'accresciuta popolarità di G. non fu probabilmente estranea all'istruzione di un primo processo (1077-78) per eresia a cui fu sottoposto durante il patriarcato di Cosma. In quell'occasione l'imperatore Michele VII Duca escogitò una soluzione ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sostanza e il dogma dell¿Eucaristia
A.R. Capoccia
La sostanza e il dogma dell’Eucaristia
La concezione ilemorfica aristotelico-tomistica considera [...] , lungi dal permanere nell’ostia consacrata, il pane e il vino dovevano subire un cambiamento radicale per non incorrere nell’eresia della consustanziazione, il terribile errore di Berengario e di Ockham prima, e in seguito di Lutero e di Descartes ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] 412, 449; F. Cerreta, A. Piccolomini letterato e filosofo senese del Cinquecento, Siena 1960, p. 49; A. Rotondò, Per la storia dell'eresia a Bologna nel sec. XVI, in Rinascimento, XIII (1962), pp. 133-134; U. Pirotti, B. Varchi e l'aristotelismo del ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] e respinta tra vivaci contrasti, e suscitava i bandi delle università di Utrecht (1642) e Leida (1647) e varie accuse d'eresia, D. fece tre brevi soggiorni in Francia, accettò poi l'invito di Cristina di Svezia e si recò a Stoccolma, ove visse ...
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CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] dal territorio bolognese. Le voci malevole sul suo conto, tuttavia, si intensificarono, e un'accusa di eresia giunse alle orecchie del legato pontificio cardinale Giovanni Morone, che amichevolmente lo consigliò di abbandonare l'insegnamento ancor ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] 'Epistola a padre Jacques Dinet del maggio 1642, Descartes sostiene che soltanto la sua filosofia può sconfiggere l'eresia e ricondurre tutti i dotti alla fede cattolica. Nell'Epistola ad celeberrimum virum Gisbertum Voetium, pubblicata ad Amsterdam ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] in forma purissima ai confratelli la teologia della Croce che ne era il fondamento, i domenicani sassoni lo denunciarono per eresia e attacco all’autorità papale. Convocato a Roma per discolparsi, L. si appellò a Federico il Savio, che sarebbe sempre ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] questa esasperazione dell'irrazionale nella storia.
D'altra parte già da tempo il senso storico si era rivelato la grande eresia moderna, la più grave minaccia recata alla fede nelle verità e negli istituti trascendenti, che essa appunto si proponeva ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.