Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] , Calcedonia, nonché ai dogmi fissati dal secondo concilio di Costantinopoli. Su questa base Massimo di Aquileia confutò come eresia la dottrina dell'"unica volontà" (ibid., pp. 177-245). Nella quinta e ultima seduta (secretarius quintus; 31 ottobre ...
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CRIVELLI, Alessandro
Agostino Borromeo
Figlio di Antonio, conte di Dorno e Lomello, e di Costanza Landriani, nacque intorno al 1511: tale data, che non coincide con quella generalmente accolta dai suoi [...] espressione dei padri conciliari. A complicare ulteriormente i rapporti con la Corona cattolica contribuiva inoltre la causa per eresia aperta contro l'arcivescovo di Toledo, Bartolomé Carranza, la cui sentenza definitiva il papa aveva riservato a sé ...
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DIANI, Pietro (Petrus Dianus Placentinus)
Werner Maleczek
Il D. era originario di Piacenza, ma non è possibile stabilire a quale ceto sociale la sua famiglia appartenesse. Un suo parente di nome Giovanni [...] lite tra il vescovo e i canonici per il numero dei benefici del capitolo. Nel settembre scomunicò a Verona tre medici accusati di eresia e nell'ottobre fu di nuovo a Piacenza, poi a Mantova. Nel maggio del 1193 lo troviamo ancora una volta nella sua ...
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JALLA, Jean
Laura Ronchi De Michelis
Nacque il 6 luglio 1868 a Chiotti di Riclaretto (oggi Chiotti Superiore, frazione di Perrero, presso Pinerolo), ultimogenito della numerosa famiglia del pastore [...] la figura di Pietro Valdo e il movimento da lui formato, ne analizza le vicende iniziali, il rapporto con l'eresia catara e l'estendersi dalla Francia all'Italia settentrionale. Soffermandosi in particolare sul Piemonte, lo J. dedica alcuni capitoli ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] ’attesa escatologica di masse, in cui erano fortemente presenti istanze sociali ed economiche, pericolosi fermenti di eresia da schiacciare duramente. Di fatto, il significato di protesta del filone escatologico medievale, passato dall’impostazione ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] conservatorismo spingeva a contrastare il nuovo, avvertendolo come rivoluzione in politica, come errore in filosofia, come eresia in teologia5.
Altro cardine di questa mentalità era una sorta di spirito manicheo, che orientava gli intransigenti ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] usurpazioni dei nobili ai danni della moltitudine; le discordie interne alla stessa classe nobiliare; la diffusione dell'eresia, che a Lucca, avamposto della propagazione di idee riformate, era problema di scottante attualità. Per "pacificare tutto ...
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NICCOLÒ V, antipapa
Amedeo De Vincentiis
Pietro Rinalducci (Rainalducci) nacque attorno al 1258 a Corvaro, "castrum" nel contado di Rieti, variamente denominato nel Medioevo ("Corbarium", "Corbarum", [...] delegittimazione di Giovanni XXII. Il 27 maggio 1328 N. depose "Jacobus de Caturco" dalla carica pontificia con l'accusa di eresia, ingiungendo a tutti i cristiani di negargli ogni forma di aiuto. Nello stesso mese, con un'altra lettera, privò tutti ...
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Benedetto X, antipapa
Ovidio Capitani
Vescovo di Velletri già nel 1057, indicato alla morte di Vittore II come uno dei possibili successori, insieme con Ildebrando e Umberto di Silvacandida, stando [...] Enrico. Ildebrando, che già nel 1054, in occasione del concilio tenutosi a Tours per giudicare Berengario e le accuse di eresia a lui mosse, aveva mostrato, pur in una questione limitata (cfr. O. Capitani, La lettera di Goffredo II Martello conte ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] in forma purissima ai confratelli la teologia della Croce che ne era il fondamento, i domenicani sassoni lo denunciarono per eresia e attacco all’autorità papale. Convocato a Roma per discolparsi, L. si appellò a Federico il Savio, che sarebbe sempre ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.