ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] continuamente questo concetto, ma risale a quella che, secondo lui, esattamente come secondo i catari e i valdesi (F. Tocco, L'eresia..., pp. 84, 140 s.), era stata l'origine prima della rovina della madre Chiesa: la donazione di Costantino, ch'egli ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] usurpazioni dei nobili ai danni della moltitudine; le discordie interne alla stessa classe nobiliare; la diffusione dell'eresia, che a Lucca, avamposto della propagazione di idee riformate, era problema di scottante attualità. Per "pacificare tutto ...
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GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] nobile e ricco Ermenegardo Falsabiglia, la chiudono in un monastero. Dopo essersi battuti in duello, Rogiero accusa di eresia Rizzardo, che, accompagnato da Ildegonda, si allontana per recarsi alla crociata con Federico II. Raggiunti però da Rogiero ...
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DEL GARBO, Dino (Aldobrandino, Dinus de Florentia)
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze intorno al 1280 da Bono (o Bruno), della nobile famiglia del Garbo, che aveva dato il nome ad una strada del quartiere [...] , dopo il già ricordato plagio, nel giudizio dei posteri. Sospeso dall'insegnamento a Bologna nel 1324 con l'accusa di eresia, Cecco giunse a Firenze accompagnato da una clamorosa fama di mago e negromante, al servizio del duca Carlo di Calabria ...
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LUSCHINO, Benedetto (Bettuccio)
Simone Ragagli
Nacque tra il marzo e il settembre del 1470 a Firenze, nel quartiere di S. Croce, nono figlio di Paolo di Matteo, anziano orafo, e di Domenica. Durante [...] credibilità delle sue profezie, la veridicità dei suoi miracoli e della sua missione divina, nonché l'iniquità dell'accusa di eresia. Giunge a teorizzare la legittimità della disobbedienza al papa e, per la prima volta in ambito cattolico, la liceità ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] (bosančica), fiorita alle corti dei feudatari locali tra 14° e 15° sec., e in gran parte ispirata all’eresia dei bogomili; rivendicata come propria dalle storiografie letterarie croata e serba, essa presenta in realtà caratteri compositi, che ne ...
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CASANOVA, Marco Antonio
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma da Niccolò, nobile comasco, presumibilmente verso il 1477. Sul declinare del sec. XV era già inserito nella vita curiale e letteraria di Roma: [...] nell'Invectiva in Erasmum di B. Casali (S. Seidel Menchi, Alcuni atteggiamenti della cultura italiana di fronte ad Erasmo, in Eresia e Riforma nell'Italia del Cinquecento, Misc. I del Corpus Reform. Italic., De Kalb-Chicago 1974, p. 139); il suo ...
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DEL BENE, Bartolomeo (Baccio)
Paolo Procaccioli
Nacque il 9 nov. 1514 probabilmente a Firenze, e non in Valdelsa (come ipotizzavano il Negri e il Couderc), dal banchiere Niccolò di Albertaccio di Vieri [...] di lode e, poi, di compianto, per Margherita di Francia. Non mancano comunque toni più fermi nei componimenti contro l'eresia ugonotta, contro il servilismo dei cortigiani o contro l'ambizione e l'avarizia dei papi; mentre invece quelli di più decisa ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] ). Stretto per il tramite dichiarato di M. Gribaldi, docente a Padova dal 1548 al 1553 e di lì allontanatosi per sospetto di eresia, il rapporto con uno stampatore come l'Oporino, vicino ad ambienti riformati, era in linea con la dipendenza del G. da ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] , cose tali per le quali si possa haver di me simil sospitione; ma se conoscerò alcun heretico o che sia sospetto di eresia, lo denontiarò a questo S. Officio, o vero all'Inquisitore o Ordinario del luogo dove mi trovarò".
A Galileo tuttavia fu ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.