Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] V (1305-1314) nel 1309 si fissa ad Avignone, e l'anno di poi si lascia piegare ad aprire il processo di eresia contro la memoria di Bonifacio VIII: lo condurrebbe forse a termine se nel 1311 Filippo il Bello non preferisse rinunciarvi, ottenendo dal ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] e il movimento calvinista vicentino del Cinquecento, "Rivista di Storia della Chiesa in Italia", 21, 1967, pp. 77-117; Id., Riforma ed eresia a Vicenza nel Cinquecento, Roma 1992 (Italia Sacra, 50), pp. 55, 390-395, 423-427, 439-456, 459, 462.
68. Cf ...
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BONCOMPAGNI, Cristoforo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna da Boncompagno e da Cecilia Bargellini il 24 nov. 1537. Addottoratosi in leggi nello Studio cittadino, nel dicembre 1570 vi ottenne il lettorato [...] 25 febbr. 1573 lo autorizzava infatti a riammettere liberamente nel territorio di sua giurisdizione i banditi (ad eccezione degli inquisiti di eresia e di lesa maestà), "componendo con essi anche per pene pecuniarie", e un altro del 18 ott. 1575 gli ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] su quella che apparve a molti una vera e propria vendetta da parte del nuovo pontefice anche il ricordo dei sospetti di eresia che su di lui aveva sollevato durante il conclave Alfonso Carafa, arcivescovo di Napoli, infine graziato da P. in cambio di ...
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FINETTI, Giovanni
Gino Benzoni
Figlio di Andrea di Giovanni, nacque a Venezia nel 1529.
Al pari del padre, che si laureò in diritto civile a Padova il 21 luglio 1516, il F. studiò legge nello stesso [...] come pedagogo il dotto milanese P.F. Spinola. Ma la tragica vicenda di questo (processato dall'Inquisizione, sarà annegato per eresia nel 1568), mise in difficoltà lo stesso F.: lo Spinola avrebbe mangiato pollo di venerdì proprio in casa sua, e ...
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CARAFA, Alfonso
Adriano Prosperi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1540, figlio di Antonio, successivamente marchese di Montebello, e di Brianna Beltrame.
All'età di nove anni venne mandato dal padre alla [...] del cardinale Medici solo per l'insistenza dello zio Carlo e dopo aver sollevato sul conto del futuro Pio IV sospetti d'eresia. Il lunghissimo conclave si chiuse dunque negativamente per il C. e per i suoi parenti, anche se per qualche tempo essi si ...
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MASSA, Antonio
Francesca Sigismondi
– Nacque il 7 giugno 1500 a Gallese, antica località situata tra il Tevere e i monti Cimini, nell’attuale provincia di Viterbo.
Intraprese gli studi giuridici ed [...] 1131 n. 18). Dal 1559 fu, insieme con Marcantonio Borghese e Pirro Taro, fra i difensori del cardinale Giovanni Morone, accusato di eresia dal tribunale del S. Uffizio.
Al M., con ogni probabilità, si deve «il più lungo e forse il più importante dei ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] incarico in un breve: con tutti i mezzi in suo potere egli doveva cercare di eliminare, addirittura di estirpare, l'eresia diffusa in Germania. Un compromesso sulla questione della fede era fuori discussione: ai seguaci di Lutero si doveva porre solo ...
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Cardinale, nato nel 1538, di famiglia signorile e colta. Latinista elegante e versatissimo nel diritto civile insegnò, nel 1562, a Bologna e poi, dal 1565 al 1574, a Salerno. Nel 1576, Gregorio XIII lo [...] libertà di religione ai commercianti inglesi, la deliberazione del sovrano di non assumere al suo servizio persone sospette di eresia, la preventiva richiesta di consiglio al nunzio nell'eleggere un vescovo, la cura nel provvedere di degni pastori le ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] si sarebbero uniformati alle prescrizioni dell'Indice e che non avrebbero ammesso all'arte chiunque fosse sospettato d'eresia. La Serenissima non accettò questa imposizione perché ciò avrebbe significato la subordinazione di un'arte laica alla Sede ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.