Nacque circa il 1342 da Hugh conte di Devon; mori nel 1396. Studiò a Oxford ove fu eletto cancelliere (1367). Nel 1370 fu promosso vescovo di Hereford. Trasferito a Londra nel 1375, divenne oppositore [...] di Wycliffe, riacquistò il predominio e abolì tutte le riforme del Buon Parlamento. C. per rappresaglia iniziò contro Wycliffe un processo per eresia che andò a vuoto. La morte di Edoardo III (1377) e l'avvento al trono di Riccardo II unì i partiti e ...
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WARD, Mary
Religiosa cattolica inglese, nata a Malwith presso Ripon (Yorkshire) nel 1585, morta a Hewarth presso York nel 1645. Nel 1606 entrò conversa nelle Clarisse a Saint-Omer, in Francia; poi pensò [...] a nulla e anzi nel gennaio 1631 Urbano VIII soppresse, con bolla, l'istituto stesso. La W. fu anche processata per eresia, poi liberata. Nel 1639 tornò in patria. Delle varie case da lei fondate, sopravvisse quella di Monaco, protetta dal governo ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] il significato teologico delle deliberazioni di Efeso. Regioni, come l'Egitto, che vi si opposero, abbracciando l'eresia monofisitica, ci conservano infatti alcune delle più commosse rappresentazioni della maternità di M. (per esempio le più antiche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal suo primo libro, Aurora, e fino agli ultimi scritti, Jacob Böhme tenta di [...] come motore di vita e movimento. Dopo una fase iniziale, in cui la diffusione degli scritti fu ostacolata da accuse di eresia, la filosofia böhmiana è stata riscoperta tra 1700 e 1800: famosi lettori di Böhme sono stati Schelling, Hegel e Coleridge ...
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SERIPANDO, Troiano (in religione Girolamo). – Nato il 6 maggio 1493 a Troia (Foggia)
Michele Cassese
da Giovanni Ferdinando, nobile del seggio di Porta Capuana di Napoli, e da Isabella Luisa Galeota, [...] strumento salutare, lo considerò sotto Paolo IV crudele e disumano. A Salerno cercò di evitare la tortura degli accusati d’eresia per ottenerne l’abiura. Come presidente della congregazione del S. Uffizio a Roma ne moderò l’operato, attenuò i divieti ...
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NAVAGERO, Bernardo
Daniele Santarelli
– Nacque a Venezia nel 1507, dal patrizio Gianluigi e da Lucrezia Agostini, di famiglia non nobile.
Si formò presso l’Università di Padova, ma la morte del padre [...] di Trento, IV, 1, Brescia 1979, ad ind.; IV, 2, ibid. 1981, ad ind.; F. Ambrosini, Storie di patrizi e di eresia nella Venezia del ’500, Milano 1999, ad ind.; G. Benzoni, Trento 1563: una discussione tra veneziani in trasferta, in Per il Cinquecento ...
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STELLA, Francesco
Andrea del Col
– Vissuto nel XVI secolo e originario forse di Portobuffolè, era medico, ma manca ogni altro dato anagrafico.
Fu in buoni rapporti con alcune delle figure più rilevanti [...] fece portare al vescovo di Ceneda, diocesi originaria di Stella. Il giorno dopo il vescovo scrisse ai deputati sopra l’eresia chiedendo che ordinassero al podestà di Portobuffolè o a quello di Serravalle di assistere al processo, data l’assenza del ...
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MARINO da Venezia
Lisa Saracco
MARINO da Venezia. – Nacque, secondo quanto si deduce dal suo necrologio, tra il 1487 e il 1488. Riguardo alla famiglia, vi è incertezza storiografica dal momento che [...] il doge Francesco Donà istituì la magistratura dei Savi all’eresia, formata da laici appartenenti al patriziato cittadino e destinata che egli tenne nei confronti di personaggi sospettati di eresia. Nel campo della censura e del controllo dell’ ...
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CASATI, Francesco
Agostino Borromeo
Scarse e frammentarie le notizie che ci sono rimaste su questo personaggio: se ne ignora, tra l'altro, anche la data di nascita. Figlio di Pietro, fu dottore in utroque [...] addivenire ad un compromesso nella controversia, sorta tra l'Inquisizione di Cremona ed il Senato, circa una causa di eresia che l'alto consesso milanese aveva avocato a sé nonostante le proteste dell'autorità ecclesiastica.
Se il Senato era propenso ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] dei processi dell'Inquisizione (celebre quello intentato a P. P. Vergerio) e largamente si adoperò per la repressione dell'eresia in quelle regioni. Tornato a Roma, vi rimase fin verso gli ultimi mesi del 1551 quando, caduto in disgrazia Alessandro ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.