Riformatore inglese (n. nel Galles tra il 1490 e il 1495 - m. Vilvoorde, Bruxelles, 1536). Ordinato prete (1521), al suo pensiero riformatore si deve in particolare The obedience of a christian man (1528), [...] dopo essere entrato al servizio di un ricco possidente in qualità di tutore e cappellano, cominciò a destare sospetti di eresia per alcune sue opinioni. Sotto l'influenza di Erasmo (del quale aveva tradotto, pur non pubblicandolo, l'Enchiridion) e di ...
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PANCIATICHI, Lorenzo
Guido Mazzoni
Nacque a Firenze nel 1635; giovinetto suscitò grandi speranze di sé, e le mantenne principalmente nell'opera data al Vocabolario della Crusca e come erudito bibliofilo. [...] per cui nel 1676 si gettò in un pozzo e vi annegò; fu detto che temesse d'essere incolpato d'eresia.
Orazioni, cicalate, arringhe per Stravizzi, scherzi rimati, qualche scrittura erudita, e il suo carteggio, lo mostrano egregio scrittore e confermano ...
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SABAZIO, Basilio
Franco Pignatti
– È detto milanese nel frontespizio del suo Compendium gramaticae, stampato per la prima volta a Roma da Valerio Dorico nel 1540. Per la data di nascita ci si deve affidare [...] che esclude l’identificazione con il poeta e canonico lateranense Basilio Zanchi, bergamasco, che si attirò anch’egli accuse di eresia, nato nel 1501.
La prima notizia certa che lo riguarda risale al 2 marzo 1533, quando Lazzaro Bonamico, rispondendo ...
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ANNIBALDI, Annibaldo
Daniel Waley
Figlio forse di Pietro, che aveva sposato una sorella di Innocenzo III, e fratello maggiore del cardinale Riccardo della Molara, nacque tra il 1180 e il 1190, come [...] fuori della basilica di S. Maria Maggiore nei riguardi di un gran numero di eretici laici ed ecclesiastici. In materia di eresia, il potere secolare condivideva la diffidenza della Chiesa verso tutto ciò che non era ortodosso, ma vi erano altri piani ...
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setta
Antonietta Bufano
Alfonso Maierù
Il termine designa un insieme d'individui caratterizzato da comuni abitudini di vita, o da comunanza d'idee o di religione. Di conseguenza designa una ‛ scuola [...] folta schiera dei pusillanimi, cioè la setta d'i cattivi, / a Dio spiacenti e a' nemici sui (v. 62).
Nel senso di " eresia ", a designare un gruppo unito nel seguire una stessa dottrina la quale è però lontana e contraria alla verità (cfr. Uguccione ...
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Diritto
Limitazione della libertà civile di espressione del pensiero, disposta per la tutela di un interesse pubblico e attuata mediante l’esame, da parte di un’autorità, di scritti o giornali da stamparsi, [...] a una dottrina errata della qualifica, secondo la natura e gravità dell’errore, di: eretica, prossima all’eresia, erronea nella fede, equivoca, ambigua, capziosa, sospetta, offensiva per i credenti, scandalosa, scismatica, sediziosa ecc.
C. come ...
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Monaco ortodosso e umanista (Arta, Grecia, 1475 circa - Troice-Sergieva Lavra, Kiev, 1556). Dopo aver studiato in Italia, dove ebbe contatti con A. Manuzio e subì l'influenza di G. Savonarola, nel 1507 [...] ai testi sino allora circolanti in Russia il metropolita Daniele nel 1525 lo fece condannare da un sinodo per eresia e rinchiudere in un monastero. Contrario al secondo matrimonio di Vasilij III, sempre perseguitato dal metropolita Daniele, nel 1531 ...
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Medico, figlio di Buono o Bruno Del Garbo, professore di medicina a Bologna; praticò a Firenze al principio del sec. XIV, dopo avere studiato medicina a Bologna ed essere stato allievo di suo zio, il celebre [...] Cavalcantibus, de natura venerei amoris e fu incolpato d'avere con le sue accuse contribuito al processo intentato a Cecco per eresia. Morì a Firenze nel settembre del 1327.
Tommaso suo figlio, fu professore a Bologna, amico del Petrarca che ne parlò ...
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ILARIO Papa, santo
Pontificò dal 19 novembre 461 al 29 febbraio 468, giorno della sua morte. Arcidiacono sotto papa Leone Magno, cui successe, partecipò come rappresentante del pontefice al concilio [...] .
Divenuto papa, confermò i concilî di Nicea, Efeso e Calcedonia e in genere la condanna contro tutte le eresie, e affermò la primazia del seggio apostolico specialmente di fronte alle tendenze d'indipendenza dell'arcivescovo di Narbona, Rustico ...
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MARCOSIANI
Mario Niccoli
. Con questo nome sono designati dalla tradizione eresiologica i discepoli di Marco lo gnostico, discepolo, a sua volta, di Valentino. Gli scrittori ecclesiastici ripartiscono [...] Severo (Hist., II, cap. 46) e alla predicazione del quale è stata fatta risalire arbitrariamente l'origine remota dell'eresia priscillianista. Ai tempi d'Ireneo alcuni discepoli di Marco, la dottrina del quale non differisce gran che da quella di ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.