Vanini, Giulio Cesare Lucio
Filosofo e medico (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa, 1619). Entrato nei carmelitani, avviò i suoi studi giuridici a Napoli per poi completare la sua formazione filosofica e [...] , a Parigi e a Lione, dove nel 1615 pubblicò l’Amphitheatrum aeternae providentiae, si trasferì a Tolosa, dove, sospettato di eresia, fu arrestato dall’Inquisizione e nel 1619 condannato al rogo. Nel 1616 aveva visto la luce il De admirandis naturae ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] talvolta a posizioni averroiste. Ma, dopo che già altre volte era stato sottoposto a persecuzioni per sospetti di eresia, egli fu nel 1315 processato e condannato, nonostante una sua pubblica professione di fede cattolica. Secondo testimonianze più ...
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Teologo ed erudito (Seminara 1290 circa - forse Avignone 1348). Studiò in Calabria in un monastero basiliano aderente di fatto, se non di nome, alla Chiesa greca; passato a Costantinopoli (1328 circa), [...] dell'unione delle Chiese. Entrato poi in aspro contrasto con Gregorio Palamas e gli esicasti, da lui accusati di eresia presso il patriarca Giovanni Caleca, ne vide accettare le dottrine da un concilio riunitosi in Santa Sofia nel 1341, sicché ...
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Teologo protestante tedesco, nato nel 1741 a Bischofswerda (Oberlausitz). Insegnò nella facoltà teologica di Lipsia, 1766), ma due anni dopo fu dimesso per immoralità; riuscì tuttavia a farsi chiamare [...] del Nuovo Testamento, gli attirarono la derisione di Goethe. Espulso anche da Giessen, ottenne altri impieghi, ma fu deposto per eresia nel 1778. Rifugiatosi a Halle, vi fu ammesso come docente, purché non s'occupasse di teologia (1779); più tardi ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] aveva coagulato intorno a sé un generale consenso. E consenso c’era circa il fatto che chi avesse accusato di eresia il romano pontefice si sarebbe posto da sé fuori dall’ortodossia divenendo automaticamente un eretico.
Lo sapevano tutti: Goffredo di ...
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CARAFA, Carlo
Adriano Prosperi
Terzo figlio di Giovanni Alfonso conte di Montorio e di Caterina Cantelmo, nacque nel 1519 (secondo alcuni, nel 1517).
Data la sua posizione di figlio cadetto, dovette [...] marchese Alberto di Brandeburgo; si poteva quindi accusarlo d'eresia. In un motu proprio del 18 luglio Pio IV gli chiedeva il pagamento di un conto. Quanto alle accuse di eresia, esse si basavano: sui documenti relativi ai rapporti con Federico ...
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Legislazione imperiale
MMaria Gigliola di Renzo Villata
Un'adeguata trattazione del tema postulerebbe una previa ricognizione di tutto il materiale legislativo disseminato nelle diverse raccolte e uno [...] 1238 e il 1239 parificando gli eretici ai nemici dell'Impero. L'insistenza si giustifica se solo si consideri che l'eresia era giudicata dallo Hohenstaufen comportamento pernicioso non solo per l'unità della Chiesa ma pure per la solidità dell'Impero ...
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AGOSTINO da Treviso (Augustinus Tarvisinus, Augustinus Museus, forse di Musi)
Mario Rosa
Nacque a Treviso intorno al 1490. Entrato fra gli eremitani di S. Agostino, nel 1515 era studente nello Studio [...] , 132v; Dd. 17, f. 103; Dd. 18, f. 65; Dd. 19, f. 82; Dd. 20, ff.29r, 109v; B. Fontana, Documenti vaticani contro l'eresia luterana in Italia, in Arch. d. R. Soc. romana di storia patria, XV (1892), pp. 155, 365-370 (docc. LVII, LXIV, LXV); Analecta ...
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Giovanni IV
Luigi Andrea Berto
Sappiamo che era originario della Dalmazia. Suo padre Venanzio aveva fatto parte dell'amministrazione bizantina; il biografo di G. infatti lo definisce "scholasticus", [...] confronti della corte imperiale; infatti, nel gennaio 641, organizzò un sinodo nel quale si stabilì che il monotelismo era un'eresia. L'assenza di una esplicita condanna contro i fautori di questa dottrina tuttavia fece sì che non si giungesse alla ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Giovane (detto Giovan Battista dei Pittori)
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, il 15 febbr. 1539, da Raffaele e da Barbara Baruffaldi. Benché anche il padre non fosse digiuno [...] il 1560 e il 1564, nella decorazione delle Logge vaticane. Tornato in patria, incorse come lo zio Giacomo in una condanna per eresia, dalla quale si salvò abiurando solennemente il 21 ag. 1569. Le, prime sue opere in patria di cui sia rimasta memoria ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.