Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] moderno una «lunga meditazione sul mistero di Dio», il filosofo cristiano, che vive la modernità, sceglie l’eresia, l’eresia delle eresie, la ribellione dell’individuo alla radiosa scoperta del mistero di Dio. Capograssi è di quelli che scorgono la ...
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FRANCHI (De Franchi), Girolamo de (fra' Girolamo da Genova)
Maristella Cavanna Ciappina
Scarne e labili le notizie biografiche: nato a Genova tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento da uno dei molti [...] il F. e la Repubblica uscirono sconfitti sia dal tentativo di espellere dal convento di S. Agostino gli eremitani accusati di eresia e di vita viziosa sia al contrario, dalla difesa dell'ortodossia dell'abate di S. Matteo che, anche in considerazione ...
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Domenicano (Firenze 1357 - Buda 1419), figlio di Domenico Banchini. Lettore di teologia a Venezia dal 1388, fu bandito nel 1399 per aver favorito una processione di penitenti "Bianchi", contro il volere [...] alla riforma dei conventi domenicani. Arcivescovo di Ragusa nel 1407, cardinale nel 1408. Mandato in Boemia per reprimere l'eresia ussita, riusciti vani i tentativi pacifici, invitò l'imperatore Sigismondo a reprimerla con le armi. Teso a un profondo ...
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(arabo Giarba; fr. Djerba) Isola della Tunisia (514 km2 con 139.544 ab. nel 2004). Limita a SE il Golfo di Gabès ed è unita alla terraferma da una diga percorsa da una strada. Pianeggiante, ricca di pozzi, [...] spugne.
L’isola fu occupata dagli Arabi verso il 663 e vi si diffuse presto, come presso altre popolazioni berbere, l’eresia kharigita mantenutasi fino a oggi. Nel 12° sec. fu occupata per qualche tempo dai Normanni e poi dagli Aragonesi. Nel 16 ...
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Filosofo, teologo ed economista russo (Liven´, Orël, 1871 - Parigi 1944), amico di N. Berdjaev, fu dapprima marxista, e insegnò economia politica alle univ. di Kiev e Mosca. Ordinato sacerdote (1918), [...] ruolo demiurgico di un'ipostasi divina, la Sofia, assimilabile all'anima del mondo. Questa teoria gli procurò l'accusa di eresia e la condanna da parte della Chiesa dissidente di Mosca (1935). Tra i suoi scritti: Kapitalizm i zemledelie ("Capitalismo ...
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Umanista e pedagogista francese (Nîmes 1491 - Ginevra 1561). Direttore dalla fondazione (1540) del Collegio e università delle arti di Nîmes, ne espose nel discorso inaugurale, pubblicato lo stesso anno, [...] , vi rimase come professore; riassunse la direzione nel 1547 ma dovette ben presto lasciarla definitivamente per un'accusa d'eresia dovuta alla sua fede calvinista; lasciò allora Nîmes (1551) stabilendosi a Ginevra, nella cui accademia fu nominato ...
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Riformatore religioso anabattista (Rovigo 1532 - Venezia 1565). Iniziò gli studî di legge a Padova, ma, convertito da un calzolaio anabattista, esercitò il mestiere di sarto. Passato presso gli utteriani [...] Inquisizione insieme a un gruppo di anabattisti di Cittadella. Subì una lunga prigionia nelle carceri di Venezia, durante la quale ebbe modo di far pervenire ai confratelli di Moravia alcune lettere, che si sono conservate. Fu giustiziato per eresia. ...
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VIGILIO
Antonio Zieger
. Vescovo, nato a Roma verso il 364, morto nella Val Rendena il 25 giugno 405. Figlio di nobile famiglia, dopo aver studiato a Roma, passò ad Atene per completare la sua cultura. [...] dalla popolazione. Consacrato da Valeriano, vescovo di Aquileia, si dedicò alla predicazione del Vangelo nella città infestata dall'eresia ariana e nel contado, tutto pagano.
Ambrogio, vescovo di Milano, gli scrisse una lettera (la XIX) per dargli ...
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Nacque da nobile famiglia a Hochheim presso Gotha circa il 1260, ed entrato nell'ordine domenicano, fu successivamente vicario di Turingia, provinciale di Sassonia, vicario generale di Boemia, provinciale [...] in Roma, Parigi, Strasburgo e Colonia. Apertosi nel 1326 il processo per l'esame di alcune sue proposizioni accusate d'eresia, egli morì, dopo aver confermato la sua ortodossia, nel 1327, due anni prima che fosse pubblicata la sua condanna.
Egli ...
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LE CLERCQ, Gilles
François L. Ganshof.
Nato a Tournai nel 1530, da famiglia patrizia. Fece i suoi studî di diritto e pare che abbia esercitato la professione di avvocato nella città nativa. Conquistato [...] dei Paesi Bassi, per reclamare, l'anno dopo, dalla reggente Margherita di Parma, il ritiro delle misure di rigore contro l'eresia (v. gueux). Egli tentò, ma senza riuscirvi, sul principio del 1566, di associare a questo passo anche i signori luterani ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.