Teologo (seconda metà sec. 12º), seguace dell'eresia dei catari, fu maestro di una loro comunità; tornato all'ortodossia, rese note le dottrine ereticali nella sua abiura (Confessio). ...
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Inquisitore per l'eresia, chiamato anche magister haereticorum e praedicator Maguntinus. Ignoto è l'anno di nascita, sconosciuta la sua giovinezza, dubbio anche se abbia appartenuto a un ordine di mendicanti. [...] a un incarico circa la crociata conferitogli da Innocenzo III. Non sono sicure le notizie sulla sua partecipazione ai processi di eresia di Strasburgo (1212) e di Goslar (1224); poiché in quel tempo C. visse in posizione elevata alla corte del ...
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BONACCORSO da Milano
Raoul Manselli
Eretico cataro, anzi maestro dell'eresia, ritornò al cattolicesimo dopo il 1170, come si può ricavare dalle dottrine che egli, dopo la conversione, fece pubblicamente [...] . La Confessio è edita da R. Manselli, Alle origini della "Manifestatio haeresis Catharorum quam fecit Bonaccursus", in Per la storia dell'eresia nel secolo XII. Studi minori, in Bullett. dell'Ist. Stor. It. per il Medio Evo e Arch. Mur., LXVII (1955 ...
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MONTANISMO
Alberto Pincherle
. Nome, dal suo iniziatore, dato a un'eresia cristiana sorta nel sec. II, e che le fonti designano piuttosto dalla popolazione in mezzo alla quale ebbe origine come l'"eresia [...] , Philadelphia and Montanism, in Bulletin of the John Rylands Library, VII (1922-23), p. 309-354; A. Faggiotto, L'eresia dei Frigi, Roma 1924; id., La diasporà catafrigia: Tertulliano e la nuova profezia, ivi 1924; H. Grégoire, in Comptes rendus ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] dopo il Mille, furono distrutti dalla crociata contro gli albigesi e dall’Inquisizione nel corso del Duecento e la prima metà del Trecento. Non riconoscevano l’autorità della Chiesa ufficiale e predicavano ...
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Diritto canonico
Privazione dell’ufficio o dell’incarico prevista a carico del chierico, per eresia, apostasia o scisma, sacrilegio sulle sacre specie, gravi delitti contro il sesto precetto del decalogo [...] o dell’ufficio (can. 1336); la dimissione dallo stato clericale è prevista in caso aggravato di apostasia, eresia e scisma, di profanazione delle specie consacrate, di violenza fisica contro il Romano Pontefice, di tentato matrimonio civile ...
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ABENANTE, Ottavio
Roberto Zapperi
Calabrese, capitano d'armi a Rossano nel 1554, accusato di eresia, nel 1568era detenuto nelle carceri napoletane della Gran Corte della Vicaria. Il 20 marzo 1568, il [...] viceré ordinò, su richiesta del Santo Uffizio, che fosse trasferito a Roma. Ma due mesi dopo, con dispaccio del 25maggio 1568, l'A. ottenne di essere liberato, previo deposito di 1000 ducati e 100 once, ...
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Teologo e predicatore agostiniano (n. in Val di Cecina, Volterra - m. 1593). Spesso sospettato di eresia malgrado le sue continue difese, poté partecipare al Concilio di Trento, grazie all'amicizia col [...] card. G. Seripando, e pronunziarvi un discorso di inattesa ortodossia. È autore del trattato Della grazia e delle opere (1544) ...
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Nativo di Segni (m. 672), fu il successore di Eugenio I (657) mentre imperversava l'eresia monotelita. S'adoperò per ristabilire i rapporti con l'Impero d'Oriente e, pur rimanendo il dissidio, Costante [...] II gli fece visita (663) a Roma, mentre il nome di V. era nuovamente scritto nei dittici di Costantinopoli. Costituì in Inghilterra la gerarchia nominando vescovo di Canterbury il monaco greco Teodoro. ...
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Pittore (Anversa 1505 circa - ivi 1575). Allievo e collaboratore del padre, Quentin, fu accusato di eresia e bandito da Anversa (1544); viaggiò in Italia e dimorò probabilmente in Francia. Nel 1558 è nuovamente [...] ad Anversa. Pittore fecondo, iniziò la sua attività con pitture di genere e di costumi alle quali, dopo il ritorno dall'esilio, preferì soggetti tratti dalla storia, dalla leggenda, dall'Antico Testamento ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.