NICLAES (Nicolai, Nicolas), Heinrich
Fondatore della setta dei familisti (v.), nacque in umile condizione il 10 gennaio 1501 o 1502 a Münster. Di carattere esaltabile, fu soggetto a visioni ancora in [...] tenera età; ben presto sospettato di eresia, si trasferì ad Amsterdam e anche qui incontrò ostacoli. Fra il 1539 e il 1540 ebbe una crisi interna, fondò i familisti, e da allora, trasferitosi a Emden, esplicò notevole attività di scrittore. Fu per ...
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Riformatore (Kroměřiž, Moravia, 1325 circa - Avignone 1374); impiegato nel 1358-62 nella cancelleria regia a Praga, se ne ritirò per dedicarsi alla predicazione di una riforma morale che investisse clero [...] l'asilo detto Gerusalemme, centro della sua attività. Accusato di eresia, fu riabilitato da Urbano V (1367), ma nuovi attacchi del . Il movimento da lui promosso fu tenuto in sospetto di eresia, e certo esso ravvivò l'aspirazione alla riforma che l ...
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Poeta (Modena 1455 circa - Longiano 1527), il cui vero nome era Sasso de' Sassi. Seguace di Serafino Aquilano, scrisse in latino epigrammi ed elegie, e in volgare soprattutto sonetti e strambotti. Ebbe [...] anche interessi teologici e subì un processo per eresia. ...
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Filosofo ed economista (Castiglione, Salerno, 1713 - Napoli 1769). A Napoli dove, dopo aver indossato l'abito talare, si era recato nel 1738, ascoltò le ultime lezioni di G. Vico. Dal 1741 al 1745 insegnò [...] . Ma la sua libertà nell'insegnamento e la pubblicazione della Metafisica (1743-47) lo avrebbero portato alla condanna per eresia se non fosse stato protetto da C. Galiani, prefetto degli studî. Egli continuava tuttavia a dimostrare ossequio per le ...
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Savonarola, Girolamo
Antonio Menniti Ippolito
Il predicatore dell’austerità
Frate predicatore con fama di profeta, Girolamo Savonarola alla fine del 15° secolo progettò di riformare la Chiesa e di moralizzare [...] presentarsi e oppose resistenza anche all’ordine di interrompere le sue prediche. Nel maggio 1497 fu così scomunicato per eresia, ma le autorità fiorentine continuarono a proteggerlo almeno fino a quando Alessandro VI non minacciò nel febbraio 1498 ...
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Letterato (n. Serravalle, oggi Vittorio Veneto, 1500 circa - m. dopo il 1583). Scolaro di G. Delminio, lo plagiò in parte nella sua Tipocosmia (1561). Si schierò dalla parte del Bembo nelle Lettere in [...] difesa della lingua volgare (1540). Per accusa d'eresia (1565), dovette lasciare l'Italia e passò in Inghilterra. ...
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Figlio (1174-1204) di Bela III, successe al padre nel 1196 e ne continuò la politica di espansione. Si applicò a rinsaldare le relazioni con i Serbi e i Bulgari e cercò di combattere a fondo la diffusione [...] nei Balcani dell'eresia dei Bogomili. ...
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Si hanno intorno a lui e alle sue opere scarse notizie. Si sa che nacque verso il 1525 a Ferrara, dove rimase per qualche tempo a servigio dei duchi, di cui fu anche ambasciatore. Accusato di eresia, fu [...] costretto nel 1576 ad abbandonare la sua terra e a ritirarsi a Parma, dove morì non si sa con precisione quando. Verseggiatore mediocre e letterato, fondò con Giovambattista Pigna un'Accademia di belle ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] , Torino 2010, pp. 67-68.
13 AAS, 8, 1916, pp. 176-177.
14 Cfr. «Fonti e documenti», 7, 1978.
15 Cfr. G. Verrucci, L’eresia del Novecento, cit., pp. 84-85. L’autore segnala pure che nel 1915 anche un opuscolo di Francesco Mari (di cui il volume su Il ...
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Filosofo, medico e astronomo (n. Parma - m. Verona 1327), lettore di medicina a Verona e forse per qualche anno anche a Bologna, nel 1319 consigliere e medico di Matteo I Visconti (il suo nome ritorna [...] più volte negli atti dei processi per eresia intentati al Visconti da papa Giovanni XXII). Ci restano manoscritte, nelle reportationes di alunni, sue lezioni sul Canone di Avicenna e su Galeno e alcune Quaestiones. La sua tomba è nel chiostro di S. ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.