LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] . Invece il primo, Osservazioni sui fedecommessi, tocca un punto nevralgico di un assetto sociale fondato sul privilegio e l'ereditarietà dei ranghi.
Posto che "l'unico scopo del legislatore vuol essere la felicità del pubblico" - anzi, secondo la ...
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GIACINTO da Vetralla
Dario Busolini
Nacque a Vetralla, nel Viterbese, il 23 genn. 1601, figlio di Pietro Brugiotti, appartenente a una famiglia della nobiltà locale non ancora assunta al rango comitale. [...] mitigazione delle condizioni della pace con il Portogallo e che sperava di essere da loro aiutato a ottenere dal papa l'ereditarietà della corona -, per un certo periodo G. poté far funzionare con successo la missione, opera ardua per la vastità dei ...
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CARAFA (Caraffa), Carlo
Georg Lutz
Nacque nel 1584 a Napoli, secondogenito di Fabrizio, conte di Grotteria, marchese di Castelvetere e (dal 1594) principe della Roccella, e di Giulia Tagliavia d'Aragona. [...] di Ratisbona, fu comunque il risultato dell'opera del C., ma solo nel 1628 fu riconosciuta dall'Imperatore l'ereditarietà.
Il consolidamento della posizione del partito cattolico nell'Impero raggiunto in tal modo, l'occupazione dei territori palatini ...
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LAMBERTINI, Cesare
Filippo Crucitti
Nacque a Trani nel 1475 da Pietro e da Nenna Bonismiro.
Il padre proveniva da un ramo di un illustre casato bolognese trapiantato in Puglia e appartenente a quella [...] l'imperatore per recuperare i beni confiscati, restituire al fratello l'ufficio di doganiere, con il privilegio dell'ereditarietà, o per concedergli, in alternativa, qualche altro ufficio dotato di rendite sufficienti a vivere decentemente, come la ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] le ricerche di Jordan, che aveva sottolineato nella Defensio l'uso del diritto privato romano a sostegno dell'ereditarietà dell'Impero, è la scoperta di affinità e somiglianze con parametri della letteratura panegirica enriciana. Meno convincente ...
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GHINUCCI, Girolamo
Michele Di Sivo
Nato a Siena nel 1480 da una nobile famiglia, andò via molto giovane dalla sua città e "… da fanciullo fu educato alla Corte di Roma" (Ugurgieri Azzolini, 1649, p. [...] , con le sue conclusioni contro la simonia, per la rigidità nell'attribuzione dei vescovati, tesa a evitare la loro ereditarietà di fatto, e per i forti limiti ai privilegi della Dataria e della Penitenzieria. Paolo III aveva dunque dato espressione ...
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ARIBERTO
Maria Luisa Marzorati
Nacque tra il 970 e il 980 da famiglia professante legge longobarda, la quale aveva beni fondiari in territorio bergamasco (Codex Dipl. Langob., n. 991, a. 1000) e possedeva [...] a sé i valvassori, promulgò, senza consultare la dieta dei grandi dell'impero, la Constitutio de feudis che sanciva l'ereditarietà e l'irrevocabilità dei feudi minori. Tuttavia il provvedimento regio non ebbe effetto; il 29 maggio Corrado tolse l ...
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ereditarieta
ereditarietà s. f. [der. di ereditario]. – 1. Possibilità di essere trasmesso in eredità: negare l’e. di un diritto; contestare l’e. di un titolo. 2. In biologia, la proprietà caratteristica degli esseri viventi di trasmettere...
regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di r.; r. della cultura, della civiltà; r....