Vedi ACQUAROSSA dell'anno: 1973 - 1994
ACQUAROSSA
C. E. Östenberg
La città di Ferentium (o Ferentis), presso Viterbo, conosciuta per le terme e per il teatro ben conservato, risale alla fine della Repubblica [...] terrecotte provenienti dal tempio sono per certe parti di tipi non prima conosciuti e recano i seguenti motivi: A Ercole con il toro cretese, B Ercole con il leone di Nemea, G scena di banchetto, D scena dionisiaca. La policromia sulle lastre con i ...
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DECOR
S. Ferri
In greco prèpon, kòsmos, euprèpeia, kàllos; sinonimi latini: decentia, dignitas, decorum, aptum et congruens.
Si ha il decor-prèpon in una composizione letteraria se "la forma (lèxis) [...] d. sarà conseguito, se, erigendosi templi ipetrali a Giove Folgore, al Cielo, al Sole, alla Luna..., a Minerva, Marte, Ercole si faranno tempî dorici...; a Venere, Flora, Proserpina, Fons, Ninfe sembreranno più adatti i templi corinzî..., per Giunone ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] a Stefano di Bisanzio. Erodoto dice che il Danubio (Istroj) ha inizio dalla terra dei Celti, che abitano oltre le colonne d’Ercole e che sono limitrofi dei Cynesi, gli ultimi abitanti dell’Europa a occidente (Hdt., II, 33, 3); nel IV libro viene ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium: Alba Fucens
Luisa Franchi dell’Orto
Alba fucens
Città degli Equi, odierna Albe. Colonia romana nel 303 a.C. (Liv., X, 1; Vell., I, 14), fu [...] Fucente, in EAA, II Suppl. 1971-1994, I, 1994, pp. 146-47.
A. Campanelli, Il Fucino in epoca romana, in V. D’Ercole - R. Cairoli (edd.), Archeologia in Abruzzo, Montalto di Castro 1998, pp. 122- 29.
A. Campanelli (ed.), Effetto Alba Fucens. Rivive la ...
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PARTHENOS (Παρϑένος)
A. Bisi
Figlia di Apollo e Crisotemi, collocata dal padre fra le stelle dopo la sua morte precoce. Secondo Arato (Phaen., 96) la costellazione avrebbe preso nome dalla figlia di [...] (basilica) e da Pompei (Regio viii, Ins. 3, 4: Regio ix, Ins. 5, 6) con il ritrovamento di Telefo per opera di Ercole ed Ercole ed Auge alla fontana; la dea sarebbe insieme la Vergine celeste e il nume tutelare del monte Partenio, su cui si svolgono ...
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Vedi PLOVDIV dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PLOVDIV
A. Frova
Antica Philippopolis, fondata da Filippo di Macedonia nel 342 nella valle della Maritza nella Bulgaria centrale lungo la via Belgrado-Costantinopoli [...] attribuita a Caracalla e del quale restano notevoli pezzi architettonici: pilastri decorati con rilievi di erme e attributi di Ercole, archivolti ornati di fregi e bucranî con festoni, cornici e soffitti a cassettoni di gusto provinciale con elementi ...
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PLANINA (Planina)
G. Annibaldi
Città dell'interno del Piceno nella Regione V Augustea, menzionata da Plinio (Nat. hist., iii, iii); demotico Planinenses o Pleninenses (C. I. L., iii, 6202; v, 6441; vi, [...] con corredi del V e IV sec. a. C. con infiltrazioni etrusche e galliche.
Dalla stessa zona proviene una statuetta in bronzo di Ercole italico, di non comuni dimensioni (alta cm 42,6), degli inizî del V sec. a. C. rinvenuta nel 1939.
Ai margini della ...
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Vedi TELESIA dell'anno: 1966 - 1973
TELESIA (Τελεσία, Telesia)
L. Quilici
Città posta alla confluenza del Calore con il Volturno, in una regione di confine tra la Campania ed il Sannio (cui, secondo [...] Falerna, T. ebbe i suoi sommi magistrati nei duoviri, o praetores duoviri, ed il culto ufficiale della città era quello di Ercole. Ancora fiorente nel V sec., quando inizia il lungo catalogo dei suoi vescovi, è ricordata ancora per la ricchezza e la ...
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MUNIGUA (Municipium Flavium Muniguense)
Red.
Città nella provincia Baetica, a circa 50 km a N dell'attuale Siviglia, sulle pendici della Sierra Morena.
La località fu esplorata sin dal XVIII sec. da [...] incerto definire a quale divinità fosse dedicato l'insieme delle costruzioni: quelle che hanno maggiore probabilità sono Ercole (in questo caso l'Ercole Gaditanus) o Fortuna Augusta. In ogni caso al culto di una divinità dovette essere unito quello ...
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SENLIS (Augustomagus)
J. Mertens
Cittadina della Francia settentrionale, capoluogo della tribù dei Silvenectes con il nome di Ratamaras; l'oppidum indigeno scomparve con la costruzione della nuova città [...] è situato l'anfiteatro che risale al principio della nostra èra (fu adattato a teatro dopo il 257 con l'annesso tempio di Ercole). Un sobborgo sull'altra riva è unito alla città da un ponte (presso l'attuale Ponte Jumel). L'acropoli della città sta ...
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ercole
èrcole (o Èrcole) s. m. – Persona di costituzione assai robusta e di grande forza: è un Ercole (o un ercole), è forte come un e.; anche, individuo muscoloso che nelle fiere e nei circhi equestri si esibiva in esercizî di forza fisica....
erculeo
ercùleo agg. [dal lat. Herculeus]. – 1. Di Ercole, l’eroe greco: rito erculeo; più spesso fig., con riferimento alla forza del dio o alle sue «fatiche»: statura, forza e.; impresa e., degna di Ercole; fatica e., ponderosa, estenuante....