finocchio /fi'nɔk:jo/ s. m. [lat. fenŭcŭlum, var. di fenicŭlum o foenicŭlum]. - 1. (bot.) [pianta erbacea delle ombrellifere e, anche, il germoglio bulboso della pianta, usato come ortaggio]. 2. (fig., [...] volg.) [uomo attratto sessualmente da altri uomini, o che ha rapporti sessuali con essi] ≈ (lett., spreg.) bardassa, (volg.) buco, (region.) checca, (region., volg.) culattone, (volg.) culo (rotto), (settentr., ...
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mais /'mais/ (ant. maiz /'maidz/) s. m. [dallo sp. maiz, voce dell'aruaco, lingua indigena dell'America centro-merid.]. - (bot.) [nome comune di una pianta erbacea annua della famiglia graminacee, utilizzata [...] per l'alimentazione umana e delbestiame] ≈ (region.) formentone, (region.) frumentone, (region.) granone, granturco, (region.) melica, (region.) meliga ...
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stoppia /'stop:ja/ s. f. [lat. stŭpŭla o stŭpla, affine a stipŭla, "stelo, filo di paglia"]. - (agr.) [per lo più al plur., residuo di una coltura erbacea rimasto sul campo dopo il taglio o la mietitura: [...] il sentiero continua per un breve tratto di campi di s. con qualche magro ulivo (C. Levi)] ≈ paglia. ‖ resta ...
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pascolo /'paskolo/ s. m. [lat. pascuum, der. di pascĕre "pascere, pascolare"]. - 1. (agr., zoot.) a. [terreno coperto di erbe spontanee pascolate dal bestiame] ≈ pastura. b. (estens.) [vegetazione erbacea [...] di cui si nutrono gli animali che pascolano] ≈ erba, foraggio, pastura. 2. (fig.) [ciò che nutre spiritualmente o intellettualmente] ≈ alimento, cibo, nutrimento, (lett.) pastura ...
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Vegetazione erbacea dominata dalla covetta dei prati (Cynosurus cristatus), tipica dei prati-pascoli, ovvero di appezzamenti utilizzati come pascolo in primavera e sfalciati nel periodo estivo, per produrre fieno.
Vegetazione erbacea dominata da una o più specie del genere delle Poacee Festuca, diffusa nell’emisfero boreale, soprattutto nelle regioni temperato-fredde. I f. sono spesso utilizzati come pascolo, il loro insediamento può essere favorito...