Scienziato greco (n. Cirene fra il 276 e il 272 a. C. - m. fra il 196 e il 192). Fu discepolo di Callimaco, visse in Atene e dal 240 ad Alessandria, dove sovraintese alla Biblioteca. Trattò varie discipline senza tuttavia primeggiare in alcuna (fu perciò detto "il beta"). Dei suoi scritti abbiamo solo frammenti ed estratti. Scrisse di filologia (sulla commedia attica antica, in almeno 12 libri), di ...
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Grammatico e poeta alessandrino (sec. 3º a. C.), maestro di Aristofane di Bisanzio, contemporaneo di Callimaco e di Eratostene. Fu autore di carmi priapei. Studiò la commedia attica antica. Le sue interpretazioni [...] furono usate da Callistrato, da Didimo e da altri grammatici. È citato spesso negli scolî ad Aristofane ...
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Geografo greco (prima metà del sec. 2º d. C.), autore di una importante opera descrittiva di tutta la Terra, a noi nota attraverso Tolomeo, che, pur criticandola, si fondò su di essa. Si riallacciava alla [...] tradizione di Eratostene, Ipparco e Posidonio per la geografia matematica e la cartografia; il suo merito principale è di aver arricchito notevolmente la carta geografica di nuove notizie. ...
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Storico e geografo greco (n. Amasea, Ponto, prima del 60 a. C. - m. forse ivi, circa il 20 d. C.). Delle sue opere rimane la Geografia (Γεωγραϕικά o ῾Υπομνήματα τῆς γεωγραϕίας), in 17 libri, in cui egli [...] descrisse le regioni del mondo abitato. L'opera per certi aspetti aggiorna la geografia di Eratostene, basandosi soprattutto sugli scritti di Polibio, Artemidoro di Efeso, Posidonio e in parte su esperienze personali di viaggio di Strabone.
Vita
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Geografo latino (n. Tingentera, Calpe, Spagna Betica; 1º sec. d. C.). Compose intorno al 44 d. C. la più antica geografia latina a noi giunta (De chorographia, in 3 libri), descrizione del mondo allora [...] conosciuto. M. mirò a comporre opere di eloquenza, inserendo miti strani e descrizioni meravigliose; subì l'influsso degli Ionici, di Erodoto, di Eratostene, di Strabone; molto controversa è la questione delle sue fonti dirette. ...
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Ammiraglio e geografo (sec. 3º a. C.), nativo dell'isola di Rodi; fu navarco di Tolomeo II Filadelfo re d'Egitto (285-246). Scrisse varie opere, prevalentemente geografiche, tra cui importante quella sui [...] λιμένων); scrisse inoltre sulle isole (Περὶ νήσων), sulle misurazioni (Σταδιασμῶν επιδρομή) e infine sulle cerimonie religiose. Altamente apprezzati, i suoi scritti geografici furono utilizzati da eruditi posteriori e particolarmente da Eratostene. ...
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Navigatore e scrittore greco (sec. 4º a. C.) di Marsiglia, autore di un viaggio marittimo oltre le colonne d'Ercole verso l'Europa settentrionale. Le notizie sulla sua opera (forse Intorno all'Oceano) [...] , soprattutto perché molti rimasero increduli sul viaggio di P., cui peraltro diedero credito geografi e matematici come Eratostene e Ipparco. Il viaggio dovette avere scopo commerciale e scientifico: da Marsiglia, costeggiando la Spagna, P. passò ...
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Matematico (Parigi 1605 circa - ivi 1675). Consigliere alla Cours des Monnais, tra i primi ad essere chiamati da Luigi XIV a far parte della Académie des sciences (1666), fu in contatto con i più insigni [...] soprattutto di teoria dei numeri e propose un metodo delle esclusioni che generalizza il principio del crivello di Eratostene. Tra i suoi scritti ricordiamo la Solutio duorum problematum (1657), che contiene la soluzione a due problemi proposti ...
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Geografo greco (3º-2º sec. a. C.) che scrisse una periegesi in prosa di cui si hanno scarsi frammenti negli scolî ad Apollonio Rodio. n Fu attribuita falsamente a S. da alcuni eruditi del sec. 17º una [...] tra il 130 e il 115 a. C. da un autore dell'Asia Minore, di cui ci è pervenuta una parte della descrizione dell'Europa e dell'Asia. Più che da Eratostene, citato tra le fonti nel proemio, deriva da Eforo, specialmente per i riferimenti storici. ...
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Grammatico e filologo (2º sec. a. C.); fu scolaro dello stoico Diogene di Seleucia e specialmente d'Aristarco, di cui divenne anche collaboratore. Tra le sue opere, delle quali ci sono rimasti molti frammenti, [...] omerico delle navi (in 12 libri), in cui A. contemperava la rigida disciplina d'Aristarco con il largo afflato di Eratostene. A. si occupò anche della commedia siceliota con scritti su Sofrone ed Epicarmo e di studî glossografici ed etimologici. La ...
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setaccio
setàccio (o stàccio) s. m. [lat. saetacium, der. di saeta «setola1»]. – 1. Arnese di uso domestico, costituito, nella forma più semplice, da un telaio di legno di forma cilindrica cui è fissato un fondo costituito da un tessuto, a...
crivello
crivèllo s. m. [lat. tardo cribellum, dim. di cribrum «vaglio»]. – 1. Apparecchio costituito da un telaio sul cui fondo è fissata una rete metallica o una lamiera perforata, usato in agricoltura, nell’edilizia, nell’industria estrattiva,...