PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] forme caratteristiche nel Rinascimento. L'aforisma. "Aurora musis amica" che si legge per la prima volta in una lettera d'ErasmodaRotterdam, del 1497, compare in forma di proverbio vernacolo tra la fine del sec. XVI e il principio del XVII: "Die ...
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ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] espulsi dalla diocesi di Gerusalemme.
Ediz.: Editio princeps delle traduzioni latine, di J. Merlin, Parigi 1512 (altra edizione, di ErasmodaRotterdam e Beato Renano, Basilea 1536); dei commenti greci, con trad. lat., di P.-D. Huet, Rouen 1668, voll ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] e descrivere fenomeni e cambiamenti sociali e culturali. Questa consapevolezza permeò l'opera e il pensiero di ErasmodaRotterdam, il quale, intervenendo nella polemica contro il ciceronianismo che pretendeva di difendere l'autonomia e la purezza ...
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UNITARIANI (propriamente Unitarî; la forma Unitariani, Unitarianismo, più diffusa, è di origine anglosassone)
Delio CANTIMORI
Questo termine designa la chiesa e la dottrina teologica che affermano l'unità, [...] Trinità, afferma e riconosce espressamente la dipendenza ideale dell'unitarismo da tutti gli antitrinitarî (e accusati di antitrinitarismo) precedenti: da Ario a Gioacchino da Fiore, ad ErasmodaRotterdam, al Serveto. Nel 1568 il re ammise il culto ...
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MORE, Thomas (Tommaso Moro)
Nato a Londra il 7 febbraio 1478, dal giudice John, a 13 anni andò presso il cardinale John Morton, arcivescovo di Canterbury; poi, dai 14 ai 18 anni, studiò a Oxford, specialmente [...] umanista e importatore, in Inghilterra, delle dottrine di Pico della Mirandola; amico specialmente, per tutta la vita, di ErasmodaRotterdam, che in casa sua scrisse l'Encomium Moriae, e che gli rimase sempre legatissimo, il M., che usciva dal ...
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OBRECHT (Hobrecht, Obreht, Hobertus, Oberto, ecc.), Jakob
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato probabilmente circa il 1430 a Utrecht, morto a Ferrara nel 1505. Le vicende della sua felice [...] 'Utrecht, novera tra i putti di quella cantoria il piccolo Geert Geertszoon (cfr. E. Glareano nel Dodekachordon), cioè ErasmodaRotterdam. Lascia nel 1483 la cattedrale d'Utrecht per quella di Cambrai, dove rimane per due anni direttore della Schola ...
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VIVES, Giovanni Ludovico
Giovanni Calò
Nato a Valenza in Spagna nel marzo 1492, morto a Bruges il 6 maggio 1540. Andò nel 1509 a Parigi, di là nel 1512 a Bruges, sede di una colonia spagnola, e quindi [...] il 1518, del giovane cardinale Guglielmo de Croy. In quel periodo strinse amicizia anche con Guglielmo Budé e con ErasmodaRotterdam. Nel 1523 fu chiamato a insegnare latino all'università di Oxford. Nella grande controversia per il divorzio tra il ...
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LABÉ, Louise
Ferdinando Neri
Scrittrice francese, nata a Lione fra il 1520 e il 1522, ivi morta nel 1565. Figlia di Pierre de Charly, o Charlieu, detto L., artiere di condizione agiata, fu allevata [...] ; nella tessitura del dialogo è palese l'esempio di Luciano, mentre la difesa della Follia rammenta il celebre Elogio di ErasmodaRotterdam. Le rime (tre elegie e 24 sonetti, di cui il primo in lingua italiana) attestano lo studio della lirica ...
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KUMANIECKI, Kazimierz
Filologo classico polacco, nato il 18 maggio 1905 a Cracovia, nella cui università studiò con K. Morawski e T. Sinko; dopo viaggi di perfezionamento in Germania, Francia e Italia, [...] religioso-politico polacco del Cinquecento; gli Epigrammatum libri duo di Filippo Buonaccorsi (1963); l'Antibarbaron liber di ErasmodaRotterdam (1969).
Bibl.: La bibliografia delle opere è nei suoi Scripta minora, Varsavia 1967, pp. XXI-XLI, e ...
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PALSGRAVE, John
Salvatore Rosati
Cappellano di Enrico VIII, nato a Londra in anno non precisato, morto a Wadenhoe (Northamptonshire) prima del 3 agosto 1554. Ottenne il grado di baccelliere a Cambridge, [...] francese. Umanista, in relazione con Th. More ed ErasmodaRotterdam, prese gli ordini sacri; fu maestro della principessa francese a uso degl'Inglesi. Sotto questo aspetto fu superata da opere posteriori; ma essa contiene un vero e proprio repertorio ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...