In origine, il tesoro e archivio del popolo romano, conservato nel tempio di Saturno nel Foro, e perciò detto, oltre che aerarium publicum o populi Romani, anche aerarium Saturni. Vi si conservavano i proventi delle imposte, dei tributi, delle vendite di cose pubbliche, delle indennità di guerra e delle prede, i contratti pubblici, i rendiconti finanziari dei magistrati, i registri censori, i testi ...
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Bait al-Māl Denominazione («casa del tesoro») dell’erario nello Stato musulmano. La sua istituzione è fatta risalire al califfo ‛Omar; i proventi consistevano nelle imposte fondiarie (kharāǵ), nel testatico [...] (gizya), nell’elemosina legale (zakāt), nel quinto del bottino (khums) e in cespiti minori ...
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vigesima Imposta del 5% sulle successioni e legati di ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) introdotta da Augusto nel 6 d.C., il cui gettito era devoluto all’erario militare. Caracalla l’alzò [...] al 10% (212); Costantino la soppresse ...
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accónto d'impòsta Parte di un'imposta che si paga prima della sua totale estinzione (saldo); per es. l'anticipo dell'IRPEF che il contribuente deve versare all'erario ogni anno per il periodo d'imposta [...] in corso; tale a. sarà sottratto dall'imposta dovuta al momento della dichiarazione dei redditi ...
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detrazione d’imposta Importo che il contribuente può detrarre dall’imposta lorda, calcolata in base alle risultanze della propria dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere l’ammontare netto dell’imposta [...] dagli art. 19 e seg. del d.p.r. 633/1972, è l’operazione che consente di scomputare dall’IVA dovuta all’erario quella, dovuta o assolta, sui beni o sui servizi acquistati nell’esercizio dell’attività d’impresa, artistica o professionale. La d. è ...
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Economista (Königsberg 1640 - Prešov, Slovacchia, 1688 o 1689), direttore delle manifatture di stato al Tabor (Vienna) e poi consigliere finanziario di Ungheria. Scrisse Fürstliche Schatz- und Rentkammer [...] (1686), in cui affermò l'interdipendenza dell'erario e della ricchezza del popolo: rappresenta, con J. J. Becker e P. W. Horneck, il cameralismo tedesco cattolico. ...
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Lo Stato nella sua attività finanziaria e in particolare nei suoi rapporti con i contribuenti (➔ imposta).
Nel diritto romano fiscus designò originariamente la sostanza e la cassa dell’imperatore, distinta [...] da quella del popolo, detta erario. Ad Augusto risale l’istituzione di casse speciali (fisci, con i quali era in connessione l’aerarium militare), alimentate con entrate provinciali e demaniali; sotto Claudio si ebbe la centralizzazione e il ...
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Detta anche autoliquidazione dell’imposta, è il calcolo dell’ammontare di un’imposta che spetta al contribuente stesso, con l’obbligo di dichiarare il reddito imponibile e la somma dovuta e di versare [...] il pagamento corrispondente all’erario. L’a. è richiesta al contribuente per numerose imposte (IRPEF, IRPEG, IRAP). ...
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Parziale pagamento anticipato di una somma dovuta (per forniture, servizi, imposte ecc.), versato prima della consegna dei beni acquistati, o prima della scadenza stabilita per il pagamento finale a saldo. [...] redditi delle persone fisiche o giuridiche dovute per il periodo d’imposta in corso, che il contribuente deve versare all’erario ogni anno. È calcolato in percentuale sull’imposta relativa all’anno precedente e sarà sottratto dall’imposta dovuta al ...
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Tagliando, per lo più in serie numerata progressivamente in relazione a scadenze future, che è unito a titoli (azioni di società, obbligazioni, certificati del debito pubblico), da distaccarsi all’atto [...] redditi consiste in una ritenuta d’acconto chiamata c. d’acconto, operata dalla società che distribuisce i dividendi e versata all’erario. In tale caso la c. non è un’imposta autonoma, perché i redditi colpiti concorrono ugualmente a formare la base ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
erario2
eràrio2 s. m. [dal lat. aerarius, der. di aes aeris «rame; denaro», di solito usato al plur. aerarii -orum]. – Nell’antichità romana, nome dato ai cittadini che non avevano proprietà fondiaria e perciò erano esclusi dalle tribù, dall’esercito...