Politico, oratore e storico ateniese (360-275 a. C. circa). Fu ostile alla signoria di Demetrio Falereo (317-307); assai influente negli anni successivi, cadde ben presto in disgrazia presso il nuovo signore [...] Demetrio Poliorcete e fu bandito (303). Ritornò in patria nel 286 e si studiò di riassestare l'erario. La sua opera storica, sul periodo a lui contemporaneo, era di indirizzo retorico e assai parziale: restano pochi frammenti. ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Giovanni Giacomo
Hélène Michaud
Nacque nel 1500 da Giampietro, della nobile e illustre famiglia Castiglioni, e da Anna Birago. Ancor giovane andò alla corte di Francia a tentare [...] la fortuna: a partire dall'anno 1526 ricevette occasionali gratifiche per servizi che aveva reso, quindi ottenne dall'Erario regio una pensione annua di 300 lire, pagatagli successivamente nel 1531 e 1532, e quindi portata a 600 lire nel 1534. In ...
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Uomo politico e letterato (Ferrara 1424 - ivi 1505); discendente del ramo della famiglia S. trasferitosi al principio del 15º sec. da Firenze a Ferrara, percorse rapidamente in questa città la carriera [...] onori sotto Borso, Ercole e Alfonso I, raggiungendo la suprema magistratura civile, come giudice dei XII Savî (1497). Per sanare l'erario istituì numerose tasse, per cui fu oggetto di vivissime ostilità. La sua fama comunque è legata più che alle sue ...
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Custodes erarii Sancti Salvatoris ad mare
Beatrice Pasciuta
Nell'ambito della riforma dell'amministrazione finanziaria del Regno, attuata da Federico II a partire dalle Assise di Capua del 1220 e tendente [...] cancelleria, 2002, pp. 105-106, 158-159, 311, 405, 456).
Nel 1239 Federico ordinava che nelle casse dell'erario "apud Salvatorem maris" dovessero essere versati tutti i proventi delle collette allora effettuate per recuperare le somme dovute alla ...
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DORIA, Lazzaro
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1412 da Opizzino e da Pellegra, figlia di Antonio Calvi. Fu ricco mercante, interessato, tra l'altro, al traffico dell'allume di Chio (dove egli [...] di quello proveniente dalle miniere di Tolfa. Trovandosi la Repubblica genovese in gravi difficoltà politiche e militari, con l'Erario ormai da tempo esausto, fu al D. che si rivolse il governo nel 1466, perché contribuisse ad allestire una flotta ...
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CORSINI, Gherardo
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Duccio di Corsino "gran mercante di lana" (Passerini, p. 35) e fratello del ben altrimenti noto Tommaso, nacque a Firenze, dove esercitò sia l'arte del [...] pp. 212-214). Stimato uomo d'affari, fu (1337), a detta del Passerini, incaricato dalla Signoria di una riforma del pubblico erario che fu in realtà una risistemazione di imposte già esistenti ed in questo stesso anno fu prescelto tra i vessilliferi ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] in rovina dalle incursioni barbariche. Restaurata da Teodorico, sotto la dominazione bizantina (dal 553) fu prescelta come sede del tesoro dell’erario. Sotto i Longobardi P. fu sede di ducato, e di contea dopo la conquista franca (774), ma in età ...
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Uomo di stato danese (n. 1520 - m. 1575); membro del Consiglio di stato e incaricato di diverse missioni diplomatiche all'estero, entrò in urto con la casa reale nel 1558 e dovette abbandonare la Danimarca, [...] 1559. Reintegrato nei suoi possessi, ritornò in patria nel 1566 e fu nominato capo delle finanze dello stato. Risanò l'erario dopo le perdite causate dalla guerra nordica dei Sette anni (1563-70); e anche nel campo agricolo fece compiere importanti ...
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VANSITTART, Nicolas, barone Bexley
Uomo politico inglese, nato il 29 aprile 1766, morto l'8 febbraio 1851. Membro della Camera dei comuni nel 1796, si acquistò presto riputazione come esperto di questioni [...] stato in quel difficile periodo che fece seguito alle guerre napoleoniche, con un debito pubblico salito a cifre enormi per l'epoca. Le sue proposte per sistemare l'erario furono però assai discusse e criticate. Nel 1823 venne creato barone Bexley. ...
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Figlio (Cortemaggiore 1630 - Parma 1694) del duca Odoardo e di Margherita de' Medici, successe al padre (1646) a soli 16 anni e governò sotto la reggenza dello zio, cardinale Francesco Maria, e della madre. [...] di Candia; in politica interna curò in particolare l'istruzione pubblica (istituì, nel 1678, gli archivî pubblici), ma inasprì le imposte e impoverì l'erario a causa del suo fasto e della sua munificenza, che, peraltro, non gli alienarono i sudditi. ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
erario2
eràrio2 s. m. [dal lat. aerarius, der. di aes aeris «rame; denaro», di solito usato al plur. aerarii -orum]. – Nell’antichità romana, nome dato ai cittadini che non avevano proprietà fondiaria e perciò erano esclusi dalle tribù, dall’esercito...