BALBANI, Manfredi
Gemma Miani
Nacque a Lucca l'8 ott. 1544, terzogenito di Giovanni di Francesco, mercante-banchiere, e di Zabetta Calandrini. Nel 1556 il padre si separò dai fratelli Tommaso, Matteo [...] e bancario, come la rimessa delle collette effettuate dalle Chiese riformate di Francia e d'Olanda a favore dell'erario ginevrino.
Nell'agosto 1598 venne inviato presso Enrico IV per protestare contro l'inadempienza delle clausole del trattato di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] e subalterni poco bene risentono dai banchi pubblici, e quel poco comodo viene largamente contrappesato dall’annua perdita che fa l’erario per il peso degl’interessi; laonde nel primo caso conviene rivolger le mire a perpetuare il debito nazionale, e ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] legato, mantenne la provincia come questore. Sfuggito all'arresto da parte del governo rivoluzionario sostenuto dai Francesi, riparò con l'erario e i documenti ad Ancona, e quindi, attraverso la Puglia e Napoli, si portò a Roma, dove però non ebbe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] deve evitare di intervenire per sostenere il reddito dei disoccupati, perché questo porterebbe un danno alle casse dell’erario. L’alternativa potrebbe essere la migrazione dei disoccupati verso altri settori produttivi, se questo non sarà ostacolato ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] per i s. ausiliari e anche per quelli di linea, in caso di estrema necessità, fornendo loro le armi a spese dell’erario; in particolare nelle città marinare (come Atene) l’ultima classe dei cittadini forniva le ciurme della flotta. Ad Atene il s ...
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Popolazione. - Secondo rilevamenti eseguiti per mezzo di campioni, la popolazione etiopica nel 1968 doveva ammontare a circa 22.078.274 abitanti delle zone rurali e a circa 4.000.000 di abitanti nei centri [...] , erano rimaste escluse dai nuovi provvedimenti.
Un'altra fonte di disagio politico-sociale e di continua spesa per l'erario si era creata con l'annessione dell'Eritrea, come provincia, nel 1962, allo scadere del decennio di federazione stabilito ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] ", oltre il quale l'ulteriore emissione di moneta si risolveva in perdita netta di potere d'acquisto da parte dell'Erario. L'E. intendeva ammonire circa la lezione della drammatica esperienza tedesca del 1923, in cui l'iperinfiazione aveva aperto la ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] pari all'unità (v. Steindl, 1966): in altre parole i governi spendono tutto ciò che entra nelle casse dell'erario. Data una certa crescita delle componenti autonome della domanda (investimenti ed esportazioni), ne deriva un certo aumento del reddito ...
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Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] sfruttare i trattamenti fiscali differenziati previsti per attività o redditi di natura analoga, con conseguenti costi per l'erario in termini di mancato gettito e per la collettività più in generale in termini di effetti ridistributivi indesiderati ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] affidabili di un semplice appalto; la cessione ai Comuni e alle Province dei dazi di consumo, e il passaggio all'Erario delle sovrimposte dirette (cfr. Esposizione finanziaria del ministro per le Finanze, 9 maggio 1867, in Opere complete, IX, pp. 3 ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
erario2
eràrio2 s. m. [dal lat. aerarius, der. di aes aeris «rame; denaro», di solito usato al plur. aerarii -orum]. – Nell’antichità romana, nome dato ai cittadini che non avevano proprietà fondiaria e perciò erano esclusi dalle tribù, dall’esercito...