CAOTORTA, Gian Battista
Giustiniana Colasanti Migliardi O'Riordan
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia veneziana, detto di S. Maria dell'Orto, il cui stemma si era differenziato da quello iniziale [...] si dovette ad un "privilegio del deposito", e cioè ad un versamento di carattere cauzionale da lui fatto all'erario; ciò si spiega tenendo conto del periodo particolarmente critico che Venezia stava attraversando: la triennale guerra di Cipro si ...
Leggi Tutto
magro (macro)
Antonio Lanci
Compare una sola volta nelle Rime e sette volte nella Commedia, per lo più in rima. La forma latineggiante ‛ macro ' è usata solo in rima, mentre quella con velare sonora [...] alle minori famiglie nobili di Pisa).
Detto della rupe Tarpea, che rimase macra (Pg IX 138), " priva ", " spogliata " dell'erario di Roma: D. allude alla depredazione delle casse pubbliche compiuta da Cesare a Roma dopo il passaggio del Rubicone (cfr ...
Leggi Tutto
tesoro Nella Grecia antica, edificio a cella, generalmente con facciata a portico fra le ante, offerto da città e popoli alla divinità nei vari santuari, destinato a raccogliere doni votivi e oggetti di [...] di riserva dello Stato, molto importante nell’Impero persiano achemenide, si ritrova in Grecia con somme notevoli solo in Atene nel 5° sec. a.C., poi si ha di nuovo con Alessandro Magno e i regni ellenistici, oltre che a Cartagine e Roma (➔ erario). ...
Leggi Tutto
SPORT (XXXII, p. 415; App. II, 11, p. 879)
Salvatore Galeazzo BIAMONTE
Alfredo ALBANESI
Pietro CASALI
Antonio VENERANDO
Nell'ultimo decennio, superata ormai la fase di assestamento del dopoguerra, [...] attività. Questo servizio, infatti, fornisce in media allo sport italiano 6 miliardi e mezzo di lire l'anno, e all'Erario non meno di 10 miliardi. Il CONI ha impegnato il 40% circa del proprio bilancio nella realizzazione di impianti sportivi. Oltre ...
Leggi Tutto
OLANDA (XXV, p. 207)
Giuseppe CARACI
Pino FORTINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Adriano H. LUIJDJENS
Popolamone (p. 213). - Il calcolo fatto per il gennaio 1936 ha dato le seguenti cifre:
Per [...] , con alcune modificazioni alla legislazione sulle elezioni (ogni partito deve depositare una certa somma, che va perduta a beneficio dell'erario nel caso che il partito in questione non raccolga almeno i due terzi del numero, di voti necessarî per l ...
Leggi Tutto
TRIBUTI SPECIALI
Franco Gallo
Sotto tale denominazione o, indifferentemente, sotto quella di "contributi" la dottrina ricomprende una distinta categoria di prestazioni tributarie che per certi versi [...] uffici a tale titolo, in misura proporzionale o fissa, dopo essere state registrate in apposito giornale di carico, vengono versate all'erario, ai sensi dell'art. 2 della citata l. 15 nov. 1973, n. 734
La misura dei suddetti tributi è stabilita dalla ...
Leggi Tutto
COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] del centro urbano. Il pretorio romano (Precht, 1973) divenne la residenza dei locali re merovingi e proprietà dell'erario franco. L'insediamento, contrattosi all'interno delle mura, ebbe nuovamente un vescovo solo dalla metà del sec. 6°, epoca ...
Leggi Tutto
È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] actio sacramenti quella in cui aveva luogo fra le parti la scommessa (sacramentum) di una somma da pagarsi all'erario in caso di soccombenza; infine legis actio per iudicis postulationem quella che, mancando di parole e gesti paiticolarmente notevoli ...
Leggi Tutto
PECULATO
Gaetano SCHERILIO
Domenico RENDE
. Diritto romano. - Il peculato (peculatus) era in origine il delitto di chi s'impadroniva di pubblico bestiame, e solo in epoca meno remota del pubblico [...] da apposita quaestio.
Il peculato propriamente consisteva nel furto di pecunia publica, cioè appartenente al populus, quindi all'erario, al quale nell'età imperiale venne ad aggiungersi il fisco, e del furto doveva aver tutti gli estremi. Ben ...
Leggi Tutto
SATURNO (Saturnus)
Nicola Turchi
È il dio della semente, com'è attestato dalla tradizione erudita dell'antichità latina: Saturnus a satu (Varr., De lingua lat., V, 64); a sationibus (Fest., p. 325); [...] in travertino internamente scompartita in celle che serviva a contenere l'erario dello stato (aerarium Saturni, Varr., De lingua lat., tempo di riposo (Liv., III, 69). L'ingresso all'erario era dalla parte posteriore del tempio verso l'attuale Via ...
Leggi Tutto
erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
erario2
eràrio2 s. m. [dal lat. aerarius, der. di aes aeris «rame; denaro», di solito usato al plur. aerarii -orum]. – Nell’antichità romana, nome dato ai cittadini che non avevano proprietà fondiaria e perciò erano esclusi dalle tribù, dall’esercito...