UFFICIALE
Giovanni SABINI
Giovanni CRISTOFOLINI
Attilio Donato GIANNINI
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. Ufficiali, in genere, si denominano coloro che sono investiti di un ufficio dellostato, siano essi i titolari degli organi [...] degli ufficiali giudiziarî a favore dell'erario una speciale tassa del 10% sull'importo dei loro diritti e indennità di trasferta, ed è stato inoltre stabilito che gli ufficiali stessi debbano versare nelle casse dellostato il 50% dei proventi lordi ...
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OLANDA (XXV, p. 207)
Giuseppe CARACI
Pino FORTINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Adriano H. LUIJDJENS
Popolamone (p. 213). - Il calcolo fatto per il gennaio 1936 ha dato le seguenti cifre:
Per [...] Condizioni economiche (p. 217). - L'economia interna dellostato non ha subito sostanziali modificazioni negli ultimi anni; si depositare una certa somma, che va perduta a beneficio dell'erario nel caso che il partito in questione non raccolga almeno ...
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QUESTORE (quaestor)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Nome di una magistratura romana, e precisamente - a quanto pare - della più antica fra le magistrature minori. Mentre infatti non ha nessun valore qualche tardivo [...] connessa la custodia del tempio di Saturno, dove le chiavi dell'erario erano depositate, e di tutto ciò che, appunto per a quest'ultimo i suggerimenti e le proposte del capo dellostato.
A parte questa innovazione, le attribuzioni dei questori, come ...
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SELLA, Quintino
Bruno MINOLETTI
Federico MILLOSEVICH
Uomo di stato, nato alla Sella di Mosso (Biella) il 7 luglio 1827, morto a Biella il 14 marzo 1884. Laureatosi in ingegnena a Torino (1847), fu [...] alla morte un'indomabile energia, a restaurazione delle esauste finanze e dell'erario; onde, anche in questo campo fu uno il potenziamento dellostato, enunciò principî famosi: "economie fino all'osso", guardare le spese "con la lente dell'avaro" ( ...
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SCRIBA
Gioacchino MANCINI
Ugo Enrico PAOLI
. Con la voce scriba (gr. γραμματεύς) s' intendeva presso i Romani designare non il semplice copista, che più propriamente dicevasi librarius, ma piuttosto [...] e amministrativa, gli scribae erano di fatto i veri amministratori dell'erario.
Nel basso impero, l'aerarium era ridotto ad essere corporazione teneva in Roma i registri dellostato civile, prendeva nota delle donazioni, riceveva e custodiva i ...
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MAURIZIO imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Apparteneva a una famiglia della Cappadocia che si diceva discendente dall'aristocrazia dell'antica Roma. Entrato da giovane al servizio dellostato, fu [...] , in Italia con i Longobardi, in Spagna con i Visigoti. L'erario pubblico, d'altra parte, era esausto e lungi dal pensare a nuovi fu il primo passo verso quella riforma generale dell'amministrazione dellostato che portò al regime dei temi. I rapporti ...
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SANUDO, Marin, il Giovane
Giovanni Battista Picotti
Nacque a Venezia, il 22 giugno 1466, da Leonardo, della stessa famiglia patrizia da cui era disceso il Torsello, ma d'altro ramo, quello di S. Giacomo [...] tenne, si propose "il bene, l'utile e l'honor" dellostato, contento solo se potesse averne "la gratia": e, censurando ogni per ottenere le cariche pubbliche, difendendo le ragioni del pubblico erario, meritò fama di "observator de le leze" e di ...
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PRESTANZE
Anna del Buttero
Così erano dette, nel sistema finanziario della repubblica fiorentina, le entrate che il comune si procurava mediante prestiti richiesti o imposti ai cittadini per sopperire, [...] e divenne frequente nella seconda metà del sec. XIII per fronteggiare appunto le crescenti necessità dell'erario, in dipendenza dellostato di guerra quasi permanente che caratterizza quell'epoca.
Le prestanze erano volontarie e forzose. Volontarie ...
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FRUMENTARIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Prima dell'età dei Gracchi, le distribuzioni di frumento a basso prezzo (frumentationes) avevano a Roma earattere straordinario, e avvenivano per iniziativa o del [...] delle frumentationes a basso prezzo un'istituzione permanente a carico dellostato. Essa prescriveva che il frumento venisse venduto dallo stato C., per far fronte all'enorme spesa imposta all'erario dalla lex Apuleia, che fu perciò abrogata subito ...
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GIZYAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo d'origine aramaica, che significava "tributo" in genere, ma che, in base a un passo del Corano (IX, 29), designò nel diritto musulmano il testatico o tributo [...] sui non musulmani sudditi dellostato islamico, quale corrispettivo della libertà di culto loro concessa e della protezione accordata alle dall'erario a esclusivo vantaggio dei musulmani. Il suo ammontare dipende dai patti conclusi al momento della ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...