Nobile campano (m. 638). Consacrato nel 625 senza che avesse la conferma dell'imperatore Eraclio, diresse la sua attività a incrementare il patrimonio ecclesiastico, a costruire o restaurare edifici in [...] Roma e a consolidare l'opera e l'influenza del cristianesimo fra i Longobardi, ancora in gran parte ariani, e gli Anglosassoni. O. va inoltre ricordato per le lunghe controversie sorte per due sue lettere, ...
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Arcivescovo (sec. 7º) di Costanza (Salamina di Cipro). Fu coinvolto nella controversia del monotelismo: l'imperatore Eraclio indirizzò a lui (626) un decreto contro il capo degli acefali Paolo, in cui [...] si proibiva di parlare di due energie in Gesù Cristo, dopo l'unione delle nature ...
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Figlio (n. 630 - m. Siracusa 668) di Costantino III, imperatore d'Oriente. Alla morte del padre (24 maggio 641) fu escluso dal trono che passò a Eraclio; nel nov. dello stesso anno una congiura militare [...] lo portò sul trono sotto la reggenza del senato (fino al 648). Dopo aver rivolto le forze dell'Impero contro gli Arabi, con i quali nel 659 concluse una pace, combatté con successo contro gli Slavi, che ...
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Patriarca di Alessandria d'Egitto (n. Amatunte, Cipro - m. ivi 619 circa). Inviato ad Alessandria dall'imperatore Eraclio, dopo l'uccisione di Foca (610), combatté il monofisismo, la simonia e altri abusi [...] del clero; si dedicò a grandi opere di beneficenza soccorrendo e visitando i poveri: fu per questo chiamato "elemosiniere". Festa, 23 gennaio (presso i Greci, 12 novembre) ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] . Tale opinione si prestava a opportuni travisamenti che si accordavano bene con la politica di Sergio e dell'imperatore Eraclio. Nell'autunno del 638 quest'ultimo pubblicò un decreto (Ecthèsis) che proibiva qualunque menzione di una o due operazioni ...
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Patriarca greco monofisita di Alessandria (n. primi del sec. 7º - m. Alessandria 642). Fatto patriarca (631) dall'imperatore Eraclio, fu due volte (640 e 641) deposto da Costantinopoli; tornato quindi [...] alla propria sede, si trovò presente alla occupazione della città da parte degli Arabi. Oltre ad alcune lettere a Sergio di Costantinopoli, ha lasciato anche uno scritto dommatico (Kεϕάλαια) ...
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Yarmuk, battaglia dello
Scontro decisivo avvenuto fra l’esercito dei califfi ortodossi e l’esercito dell’imperatore bizantino Eraclio presso il fiume omonimo, il maggior affluente del Giordano, nell’agosto [...] 636. La vittoria dell’esercito musulmano, guidato da Khalid ibn al-Walid, avvenne dopo sei giorni di combattimenti, e condusse alla conquista permanente della Siria e dell’Anatolia meridionale ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] insegnante R. Ardigò, massimo esponente del positivismo italiano, che esercitò grande influenza sulla formazione del giovane Ferri. Anche presso l'università di Bologna, dove il F. studiò giurisprudenza, ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] 1000 in poi, il cosiddetto verso politico.
Letteratura dotta
Può dividersi in quattro periodi. Il primo, da Giustiniano a Eraclio (527-641), è periodo ancora ellenistico: prevalgono gli scrittori d’origine orientale, primo su tutti Romano il Melode ...
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Khān dei Bulgari (sec. 7º), li liberò dalla soggezione agli Avari, riunendoli in un solo stato, favorito in tale azione dall'imperatore Eraclio (610-641), che gli inviò doni e lo nominò patrizio. ...
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esagramma
eṡagramma s. m. [comp. di esa- e gramma (= grammo)] (pl. -i). – Moneta bizantina d’argento di g 6,81, del peso cioè di un doppio miliarense, fatta coniare da Eraclio I nel 615.